Amerigo Varotti: “Regione in ritardo, cosa aspetta per aiutare veramente le imprese?”
Amerigo Varotti: “Regione in ritardo, cosa aspetta per aiutare veramente le imprese?”
di AMERIGO VAROTTI*
PESARO – Le misure di aiuto previste dal Governo sono colpevolmente insufficienti. Non contengono vere misure di aiuto alle partite Iva e alle imprese salvo l’estensione della cassa integrazione per i dipendenti. Misura importante ma che non è sufficiente a garantire la sopravvivenza delle imprese.
Forse ancora i governanti non hanno ben chiaro il disastro economico che incombe sul Paese e le categorie più colpite. Turismo, pubblici esercizi e commercio.
Sono necessarie maggiori risorse e aiuti veri per le imprese (pensiamo agli affitti d’azienda nel settore alberghiero!). Ma – e lo diciamo da tempo – anche la Regione Marche deve fare immediatamente la sua parte. Cioè prevedere aiuti alle piccole imprese.
E siamo contenti che oggi questa nostra richiesta sia condivisa dal presidente del Consiglio regionale delle Marche, Antonio Mastrovincenzo che dice: “Le Regioni devono intervenire per aiutare le imprese perché hanno le risorse immediatamente disponibili come ad esempio i residui passivi che nelle Marche ammontano a circa 2 miliardi di euro”. Chiaro no? E allora cosa si aspetta?
Un’ altra cosa ci induce a riflettere. La Regione Marche con ordinanza n.10 del 19 marzo 2020 ha stabilito – al fine di contrastare ulteriormente le forme di assembramento di persone – che “ l’orario di apertura degli esercizi commerciali di vicinato è consentito dalle ore 8 alle ore 20 a decorrere dalle ore 00,00 del 21 marzo alle 24 del 3 aprile “.
Cioè si limitano ulteriormente i limiti di apertura dei negozietti mentre i supermercati ed ipermercati dove l’assembramento e il pericolo di contagio è maggiore , possono fare ciò che vogliono? C’è qualcosa che non mi quadra.
*Direttore Generale Confcommercio Marche Nord
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