Confermati i licenziamenti dei 100 addetti del deposito ex Auchan di Osimo
Confermati i licenziamenti dei 100 addetti del deposito ex Auchan di Osimo
Le Marche perdono il polo logistico osimano: confermato il progetto industriale che esclude il deposito di via Edison dalla supply chain di Conad
ANCONA – Confermati ieri (28 maggio) in Regione i licenziamenti dei 100 addetti del deposito di Osimo che dal 30 giugno chiuderà definitivamente i battenti per lasciare il posto alla logistica Conad che servirà i 21 punti di vendita acquisiti dal gruppo Auchan utilizzando le strutture di Conad Adriatico di Monsampolo del Tronto, San Salvo e quelle di CIA Forlì.
Declinato l’invito che lo stesso presidente della Regione aveva rivolto ai rappresentanti di Margherita di valutare la possibilità di una logistica su tre poli, si passa alla dismissione della struttura, circoscrivendo le azioni che dovrebbero limitare gli impatti sociali della operazione, al solo uso degli ammortizzatori sociali per un limitatissimo periodo di tempo (dal primo settembre partiranno i licenziamenti) e all’attivazione delle politiche attive per la ricollocazione presso terzi soggetti, escludendo da subito la possibilità di riassorbimento degli esuberi nella rete di vendita Conad.
Il netto rifiuto da parte di Xpo logistics che gestisce il ramo d’azienda di ricorrere alla cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività della durata di 12 mesi, rischia di rendere vano anche il coinvolgimento dei player marchigiani del settore in un piano straordinario di ricollocazione .
I principali centri distributivi delle Marche presenti oggi in regione tra cui lo stesso Conad adriatico, si sono infatti resi disponibili a considerare la possibilità di soddisfare eventuali esigenze occupazionali valutando il progetto di accompagnamento alla ricollocazione attraverso l’attivazione di specifiche politiche attive che la regione metterà in campo anche con il supporto economico di Margherita, ma il termine temporale del primo settembre allo scadere del quale partiranno i licenziamenti, non consentirà nemmeno l’analisi dei fabbisogni occupazionali futuri legati ai piani di sviluppo che oggi scontano la pesante situazione economica che ha ridotto inevitabilmente i consumi.
La perentorietà con la quale Margherita ed Xpo hanno rigettato la richiesta delle Organizzazioni sindacali di preservare l’occupazione attivando gli ammortizzatori sociali per la durata di almeno un anno , lascia trasparire la volontà di disfarsi al più presto del polo logistico e dei 100 lavoratori in esso impiegati.
Il mercato del lavoro marchigiano già provato dagli effetti economici determinati dalla emergenza sanitaria, non potrà peraltro in tempi così brevi assorbire gli esuberi ingenerati.
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