In tempo di quarantena Paolo Montanari ha scritto il suo primo libro
In tempo di quarantena Paolo Montanari ha scritto il suo primo libro
di PAOLO MONTANARI
PESARO – Scrivere un libro, il primo per la mia esperienza di giornalista e da 25 anni operatore culturale, è stata una liberazione intellettuale in un momento di crisi della LIBERTA’ ma soprattutto sanitaria sociale ed economica.
Devo ringraziare la casa editrice di Raffaella Milandri di San Benedetto del Tronto, MAUNA KEA EDIZIONI, perché si sia potuto realizzare questo progetto in tempo di coronavirus.
Il titolo del libro che ho curato è UNO NESSUNO CENTOMILA di Luigi Pirandello. Fa della collana Easy trader EASY, edizione ad alta leggibilità, anche per i non vedenti. Ho accettato la proposta di Raffaella Milandri, scrittrice, poetessa e soprattutto titolare di una casa editrice famosa per l’originalità dei suoi libri.
IL DIZIONARIO ITALIANO LAKOTA che la Milandri ha scritto verrà presentato in autunno, virus permettendo nella sala del Consiglio comunale di Pesaro.
Ma torniamo alla scelta di un autore come PIRANDELLO, mostro sacro del teatro ma anche della letteratura moderna.
Il romanzo UNO NESSUNO CENTOMILA rappresenta in maniera molto abile la crisi di identità dell’uomo del Novecento, il quale rasenta i limiti della follia. In quest’opera troviamo un uomo insoddisfatto e depresso: ossessionato dal se che vede riflesso negli occhi degli altri.
VITANGELO MOSCA, il personaggio principale del romanzo, trova una via di fuga nella natura e nella applicazione dei beni materiali.
Scrive Pirandello C È UNA MASCHERA PER LE FAMIGLIE,UNA PER LA SOCIETÀ UNA PER IL LAVORO. E QUANDO RESTI SOLO, RESTI NESSUNO
In questa vita isolata è vero che si riscopre il valore del silenzio ma anche un’esistenza in cui si rischia di perdere l’identità dell’uomo.
Nelle foto: la copertina del libro; l’autore Paolo Montanari con la figlia Alessia nel giardino dell’amico poeta Ermanno Pierpaoli
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