Lavoro in sicurezza, firmato dalle parti sociali il Protocollo promosso dalla Regione Marche
Lavoro in sicurezza, firmato dalle parti sociali il Protocollo promosso dalla Regione Marche
Il presidente Ceriscioli: “Un grande lavoro di condivisione per ripartire in sicurezza, supportando concretamente imprese e lavoratori nello svolgimento della propria attività”
ANCONA – La fase 2, quella del ritorno alla normalità, impone la collegialità, la condivisione delle scelte tra istituzioni e parti sociali, in un’ottica di patto per lo sviluppo che veda una ripartenza in sicurezza, valorizzando il ruolo che ognuno svolge, a partire dalla rappresentanza delle imprese e dei lavoratori. In tale contesto la Regione Marche, con ASUR e ANCI Marche, facendo proprio il percorso che ha portato alla sigla del protocollo nazionale della sicurezza, ha promosso un protocollo d’intesa regionale il cui obiettivo principale è quello di supportare imprese e lavoratori nello svolgimento delle attività produttive, commerciali e dei servizi, nel rispetto delle disposizioni anti Covid-19.
Il protocollo – condiviso e sottoscritto da Cgil Marche, Cisl Marche, Uil Marche, Confartigianato, Cna, Confapi, Confesercenti, Confcommercio, Claai, Casartigiani, Lega Cooperative, Confcooperative, Agci, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Copagri – è stato presentato, nel corso di una videoconferenza stampa, dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, dal direttore generale Asur Marche Nadia Storti e dal presidente Anci Marche Maurizio Mangialardi, con tutte le parti sociali collegate in video. Il Protocollo “Lavoro-Sicurezza” – è stato spiegato – integra la normativa nazionale sull’emergenza Coronavirus con impegni calibrati alle esigenze manifestate nelle Marche, con le parti firmatarie che si impegnano a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, una adeguata consapevolezza dei livelli di protezione personale, un’organizzazione dei servizi misurati alle esigenze lavorative.
La Regione Marche favorirà la mappatura del contagio anche tramite il ricorso ai test sierologici validati: il loro utilizzo, tra i lavoratori, è regolato da un’apposita delibera regionale. Si impegna inoltre a dare un contributo alle imprese per i costi affrontati in merito alle misure di contenimento del Covid. Approverà, poi, un piano straordinario di potenziamento degli organici Asur dei Servizi per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro. “Il tutto – ha sottolineato il presidente Ceriscioli – sempre in un’ottica non certo repressiva, ma di accompagnamento e supporto per una ripresa in assoluta sicurezza”.
Asur Marche metterà a disposizione la piattaforma web “Marche Prevenzione” per raccogliere le segnalazioni da verificare prioritariamente. “Sarà accessibile ai firmatari – ha detto Nadia Storti – e raccoglierà anche i Protocolli aziendali anti-contagio che le imprese dovranno inviare e ospiterà le risultanze delle attività di vigilanza. Forniremo anche assistenza e informazione attraverso sportelli dedicati e materiali divulgativi”. Anci Marche, da parte sua, sensibilizzerà gli Enti locali sui servizi alle famiglie, promuovendo una loro rimodulazione in base alle nuove disposizioni.
La firma del protocollo, secondo il presidente Maurizio Mangialardi, “è un momento veramente importante per la nostra comunità che segue il filo conduttore vincente sviluppato nelle Marche: abbiamo sempre fatto tutto tutti insieme, puntando su una pianificazione calata e condivisa con il territorio”. Grande soddisfazione per tutte le parti sociali firmatarie del protocollo, a partire dalle segreterie generali di CGIL CISL UIL che, in una nota congiunta, sottolineano come “Il Protocollo costituisca un passaggio significativo in questa fase di gestione dell’emergenza Covid-19, perché avvia un percorso importante di collaborazione tra Istituzioni e parti sociali che, in trasparenza, con precise assunzioni di responsabilità, accompagneranno il delicato e indispensabile processo di rilancio delle attività produttive, nel segno della salute e della sicurezza di lavoratrici, lavoratori e cittadini”. Sulla stessa lunghezza d’onda le sigle artigiane CNA, CONFARTIGIANATO, C.L.A.A.I. e CASARTIGIANI che evidenziano “come fosse naturale aderire a tale protocollo le cui azioni sono concretamente finalizzate alla ripresa in sicurezza per le aziende e anche alla luce del recepimento delle misure del protocollo nazionale e di quello che abbiamo fatto nel nostro settore, sia a livello nazionale che territoriale”.
“La sottoscrizione di questo protocollo – sottolineano da parte loro CONFESERCENTI E CONFCOMMERCIO – è una conseguenza del lavoro svolto per assicurare la riapertura delle attività in massima sicurezza, in sintonia con i protocolli di settore del commercio e del turismo che stiamo firmando sia a livello nazionale che territoriale”. Il mondo delle Cooperative (LEGACOOP CONFCOOPERATIVE E AGCI) evidenzia come “il protocollo garantisca un sostegno ai processi in corso finalizzati all’erogazione dei servizi in sicurezza. La necessità è ora quella di prevedere, una riorganizzazione di questi servizi, con la partecipazione di altri gestori, come la cooperazione sociale che rappresenta un soggetto importante nel sistema del welfare marchigiano. A fronte di una difformità tra le tante norme che vengono emanate tra livello nazionale e locale, questo protocollo delle Marche è invece chiaro per quanto riguarda la responsabilizzazione delle imprese”. Grande soddisfazione espressa anche dalle associazioni agricole (COLDIRETTI, CIA, CONFAGRICOLTURA e COPAGRI) che evidenziano “la qualità del lavoro svolto dalla Regione, tra le prime in Italia a programmare una riapertura in sicurezza per i lavoratori e gli utenti dei servizi. Le disposizioni peseranno ovviamente sulle aziende ma è un protocollo necessario per ripartire in sicurezza”. Apprezzamenti, infine, per il lavoro svolto dalla Regione anche da parte di CONFAPI che sottolinea l’utilità e la validità del protocollo firmato. “Essere assieme oggi – evidenzia CONFAPI – garantisce un valore aggiunto alle aziende e consente di allinearsi nella comune battaglia a supporto delle aziende del tessuto marchigiano. Siamo contenti e apprezziamo il lavoro svolto dalla Regione”.