Con “Due brutali delitti” un grande ritorno di Raffaele Malavasi
Con “Due brutali delitti” un grande ritorno di Raffaele Malavasi
di TIBERIO CRIVELLARO
Occhio a voi cari indiziati! Ritorna l’Ispettore Manzi con i suoi sbirri: Santamaria, Giustini, Balduzzi, la Weiss e la squartacataferi Dott.ssa Delogu. E pure quel pallone gonfiato di Dondero Commissario capo della omicidi sempre col culo attaccato alla sedia e continuamente a pressare il Manzi per chiudere i casi.
Così Raffaele Malavasi col suo ultimo “Due brutali delitti” (Newton Compton, 2020) rithrilla dopo il precedente “Tre cadaveri” (semper Newton Compton) rispolvera i nostri. Ri-Genova.
Nel periodo della visita in città di Papa Francesco, la squadra omicidi del Manzi è in fibrillazione per un orrendo delitto: quello di una fine sarta cinquantenne barbaramente assassinata nel suo appartamento dove lavora. Viene trovata legata e imbavagliata a una sedia.
Prima della morte è stata lapidata, poi finita violentemente con un gran colpo alla faccia con un corpo contundente di difficile identificazione. L’assassino ha lasciato un’inquietante messaggio scritto sulla maglietta della donna col suo stesso sangue: 11/13 “Leone”; un vero e proprio rebus per gli inquirenti. Mentre fervono le indagini ecco riapparire la giornalista ficcanaso del “Secolo” Orietta Costa. Manca qualcuno? Già, l’ex poliziotto Goffredo Spada, l’onnipresente, suo malgrado, come una mosca sul miele e sempre accompagnato dal suo reganisso.
La sua apparizione è stranamente presso l’abbazia di Santo Stefano dove il suo conducator, don Gastaldo, noto esorcista, lo ha chiamato a proteggerlo perché, a suo dire, si sente in pericolo di vita dopo vari messaggi intimidatori. L’ultimo recapitato è il cuore insanguinato di un montone. Che Satana si voglia vendicare per essere stato cacciato troppe volte dai posseduti? Ma anche il Don farà una brutta fine.
C’è uno stretto legame tra le due ammazzatine? Interrogato, l’autore non confessa, Intanto Manzi si ritrova ancora una volta ad avere tra i piedi Spada il quale anche stavolta avrà il maggior merito nello sbrogliare i nodi di uno spago insanguinato avaro di indizi difficili da sciogliere. Raffaele Malavasi ripropone la consueta scrittura piana ed essenziale in quest’atro suo romanzo colmo di adrenalina e di colpi di scena con personaggi…schizofrenici. Un consiglio? Trattandosi di diavoli e demoni…andate a farvi benedire.
RAFFAELE MALAVASI
DUE BRUTALI DELITTI
Newton Compton
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