Giovane albanese arrestato dalla polizia con la cocaina pronta per la movida pesarese
Giovane albanese arrestato dalla polizia con la cocaina pronta per la movida pesarese
PESARO – L’attività del personale della Squadra Mobile nel contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti si rivolge anche alla droga cosiddetta della movida, ossia la cocaina. Come è noto la sostanza è particolarmente richiesta nei fine settimana, quando il consumo tra i giovani e giovanissimi raggiunge il suo picco.
Proprio nell’ambito di tale attività, gli investigatori della Squadra Mobile attenzionavano un 22enne cittadino albanese, incensurato, irregolare sul territorio nazionale e nullafacente, verosimilmente proveniente dalla vicina Romagna, solito raggiungere ogni giorno Pesaro per incontrarsi con i giovani nei parcheggi dei centri commerciali della zona Palas.
Nel tardo pomeriggio di sabato il giovane, a bordo di una vettura, usciva dal casello A/14 di Pesaro avviandosi verso il centro città.
Lo stesso, nella circostanza, veniva fermato dal personale della Squadra Mobile e da quello della Squadra Volanti, che avevano all’uopo predisposto un posto di controllo. L’atteggiamento agitato e nervoso dello straniero insospettiva i poliziotti, che di conseguenza, decidevano di approfondire il controllo procedendo ad una perquisizione.
Venivano così rinvenuti 15 involucri contenenti cocaina del peso complessivo di grammi 28, di pezzatura da 1 e da 2,5 grammi, che il 22enne teneva occultati nelle parti intime. Al medesimo venivano inoltre sequestrati il telefono cellulare e 390 euro, ritenuti essere il provento dello spaccio. Si ipotizza che le dosi in questione fossero destinate ad essere cedute a giovani del posto per l’imminente serata.
Particolare il comportamento tenuto dal giovane che, di fronte ai poliziotti, mostrava una completa indifferenza rispetto a quanto gli stava accadendo, anche quando gli veniva comunicato che sarebbe stato arrestato.
Questa mattina il Giudice del Tribunale di Pesaro convalidava l’arresto e applicava al giovane il divieto di dimora nella provincia di Pesaro e Urbino.
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