Ultima giornata a Pesaro di Popsophia con protagonista il Premio Strega Sandro Veronesi
Ultima giornata a Pesaro di Popsophia con protagonista il Premio Strega Sandro Veronesi
di PAOLO MONTANARI
PESARO – Dopo la giornata in omaggio a Fellini, il festival Popsophia, il primo all’aperto a Pesaro dopo la pandemia Covid-19, ha chiuso il sipario con nomi di grande importanza culturale, in primis lo scrittore Sandro Veronesi, in una delle prime uscite pubbliche dopo la vittoria con il suo romanzo Il colibrì del premio Strega.
In precedenza il prof Cesare Cata ha svolto una bella conferenza sul film Via col vento, tratto dal romanzo di Margaret Mitchell.
Prendendo spunto dal pensiero aristotelica tratto dalla Poetica per cui occorre tener distinto il come si narra e il cosa si narra, Cata ha voluto evidenziare come vi sia una simbiosi della narrazione della storia del romanzo è il contesto storico dell’America del Sud, con tutti i germi razziali che sono drammaticamente riesplosi. Ed è riemersa la metafora della disuguaglianza.
Il secondo incontro in programma è stato con il sindaco di Pesaro Matteo Ricci che ha presentato il suo ultimo libro Vincere l’odio.
Quindi è stata la volta del premio Strega Sandro Veronesi che ha presentato il suo romanzo Il colibrì. È un uccello subtropicale che Veronesi identifica nel personaggio del libro, Marco Carrera un sessantenne come l’autore. Marco non ama i cambiamenti, a differenza di Veronesi, anche se lo scrittore ha ammesso che spesso i cambiamenti sono negativi. Un mondo aperto all’uomo, ai temi ecologici, quello di Veronesi, che ha ricevuto tanti applausi dal numeroso pubblico in Piazza del Popolo.
In serata l’assessore alla Bellezza Daniele Vimini ha premiato il regista Pier Luigi Pizzi per gli alti valori artistici.
Infine una lectio sulla città ideale del critico Daverio, ha concluso le quattro giornate di Popsophia dedicate quest’anno al realismo visionario.
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