Marchetti della Lega: “Mangialardi eviti di pontificare e si preoccupi del suo partito”
Marchetti della Lega: “Mangialardi eviti di pontificare e si preoccupi del suo partito”
Il commissario replica ai ripetuti attacchi del candidato alla presidenza della Regione: “Il centrodestra è unito verso la vittoria”. “È inaccettabile che un esponente del Partito democratico abbia la presunzione di salire in cattedra quando si tratta di sanità”
ANCONA – “Il centrodestra è unito verso la vittoria: Mangialardi si preoccupi del suo partito frammentato e allo sbando – ha attaccato il commissario della Lega Marche, onorevole Riccardo Augusto Marchetti (nella foto) – ed eviti di impartire lezioni non richieste a chi ha dato a più riprese prova di non averne alcun bisogno.
“È inaccettabile che un esponente del Partito Democratico abbia la presunzione di salire in cattedra quando si tratta di sanità – ha spiegato Marchetti – soprattutto se si parla nello specifico di sanità in Umbria. Lo scandalo Sanitopoli – ha ricordato – ha fatto balzare tristemente alle cronache nazionali la mia regione: alcuni dirigenti locali del PD sono finiti agli arresti, altri sono indagati e il reato a loro contentato è di ‘associazione per delinquere’. L’Assessore alla Sanità della nuova Giunta a trazione leghista, Luca Coletto, è arrivato in Umbria per importare un modello di sanità eccellente: quello Veneto, che la Lega auspica di poter realizzare anche nelle Marche.
“Sarebbe inoltre opportuno – ha incalzato Marchetti – che prima di emettere sentenze, il candidato presidente del Pd nelle Marche, quantomeno si informi: in Umbria non si è mai parlato di privatizzare la Sanità, ma di adottare misure volte a risollevare un settore vitale, che è stato compromesso dal clientelismo di una sinistra individualista e arrivista.
“Peraltro, l’inconsistenza dell’ode all’attuale sistema sanitario delle Marche promossa da Mangialardi – ha spiegato Marchetti – è stata prontamente smentita da una candidata della sua stessa coalizione, che ha ammesso le lacune sanitarie targate PD. Se glielo ricordano anche i suoi, Mangialardi farebbe bene a mostrare un briciolo di onestà intellettuale e senso critico nei confronti di qualcosa che non funziona, piuttosto che svilire un sistema consolidato e funzionante come quello del Veneto.
“I marchigiani sono costretti a recarsi nelle regioni limitrofe perché le lista d’attesa sono dilatate e non consentono cure adeguate in tempi brevi: ostinarsi a sostenere che quello delle Marche sia un sistema sanitario efficiente, o è follia o ignoranza. Il candidato del PD – ha aggiunto Marchetti – dovrebbe inoltre soltanto avere a cuore il futuro delle Marche, produrre contenuti e proposte concrete per rilanciare una regione messa in ginocchio dal suo stesso partito, invece dobbiamo constatare che la sua attenzione è concentrata a fomentare strumentali e vuote polemiche sul centrodestra. Nessuno, né la Lega né Fratelli D’Italia, ha mai parlato di poltrone – ha precisato – ogni partito ha le proprie peculiarità e punti di forza, nel caso della Lega, agricoltura e sanità. Evidenziarli non equivale certo alla volontà di spartirsi il potere – ha concluso Marchetti – quella è una deplorevole prerogativa della sinistra, anche se, considerate le recenti tornate elettorali, è un privilegio che i cittadini non gli consentono più”.
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