Ecco come si dovrà gestire l’emergenza Covid nelle strutture residenziali
Ecco come si dovrà gestire l’emergenza Covid nelle strutture residenziali
La Regione ha inviato le linee guida per la gestione dell’emergenza pandemica. A 148 strutture saranno consegnati i kit di dispositivi di protezione individuale
ANCONA – Il Servizio Sanità della Regione Marche ha inviato all’Asur, alle aree vaste e agli Enti Gestori le linee di indirizzo per la gestione dell’emergenza Sars-Cov-2 nelle strutture residenziali e semi-residenziali sanitarie, sociosanitarie e sociali nell’area extra ospedaliera. Sono inoltre in consegna a 148 strutture sul territorio i kit con tutti i dispositivi di protezione individuale necessari.
“Continuiamo – commenta il presidente Francesco Acquaroli – a tenere alta l’attenzione soprattutto nei contesti più esposti come le residenze sociosanitarie dove sono ospitate le persone con maggiori fragilità e che più vanno protette. Il nostro impegno resta massimo in questa fase di ripresa pandemica al fine di scongiurare un ritorno alla drammatica situazione vissuta la scorsa primavera”.
Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19 è ribadita quindi l’applicazione delle seguenti misure in linea con quanto predisposto dai decreti ministeriali:
TEST RAPIDO – Viene raccomandato l’utilizzo dei test rapidi antigenici per intervenire velocemente nella diagnosi clinica e prevenire la diffusione del contagio. La scelta del test da utilizzare è fondamentale e per questo motivo il Servizio Sanità della Regione ha trasmesso anche il documento “Test di laboratorio per Covid-19 e il loro uso in sanità pubblica”, sui principali contesti di utilizzo dei test rapidi antigenici.
MISURE SICUREZZA OSPITI E DIPENDENTI – In particolare, si ritiene di indicare le seguenti ulteriori misure di sicurezza nei confronti dell’ospite entrante in struttura:
- a) effettuazione il tampone almeno entro le 48 h precedenti l’ingresso. In particolare si ritiene necessario somministrare il test rapido antigenico su tampone oro-naso faringeo o nasale;
- b) superamento del periodo di quarantena negli spazi appositi definiti;
- c) presentazione di certificazione del proprio medico curante rilasciata il giorno precedente all’ingresso che attesta l’assenza di sintomi similinfluenzali e/o assenza di qualunque sintomo patognomonico di caso sospetto, probabile o possibile di COVID-19.
In considerazione della disponibilità di test rapidi, di facile esecuzione, gli screening ai dipendenti e agli ospiti vengono somministrati, secondo le seguenti indicazioni:
- a) a tutto il personale: – tampone rapido ogni 15 giorni (somministrato dal personale delle strutture) – tampone (al bisogno) in caso di contatto con casi positivi o sospetti (somministrato dal personale dell’ASUR)
- b) all’ospite: – test rapido antigienico a tutti indicativamente ogni 15 giorni (somministrato dal personale delle strutture) – tampone molecolare in caso sospetto (somministrato dal personale ASUR) – tampone rapido, secondo valutazione del curante o di USCA o di team Multidisciplinari (somministrato dal personale delle strutture).
ACCESSO PARENTI – L’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.
DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER LA DISABILITÀ
– Le attività sociali e socio-sanitarie erogate dietro autorizzazione o in convenzione, comprese quelle erogate all’interno o da parte di centri semiresidenziali per persone con disabilità, qualunque sia la loro denominazione, a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, socio-occupazionale, sanitario e socio-sanitario vengono svolte secondo piani territoriali, adottati dalle Regioni, assicurando attraverso eventuali specifici protocolli il rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori.
– Le persone con disabilità motorie o con disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettiva o sensoriale o problematiche psichiatriche e comportamentali o non autosufficienti con necessità di supporto, possono ridurre il distanziamento sociale con i propri accompagnatori o operatori di assistenza, operanti a qualsiasi titolo, al di sotto della distanza prevista.
KIT DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE – Come annunciato due giorni fa dall’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, il Servizio Sanità ha già provveduto alla organizzazione della consegna agli ambiti territoriali delle 5 aree vaste, dei kit di protezione individuale che saranno distribuiti in 148 strutture della regione. In tutto sono in consegna 23 pacchi d’ambito con un totale di 399.920 mascherine chirurgiche; 299.904 mascherine FFP2; 34.922 camici; 24.928 visiere; 740 taniche gel da 5 litri.
Restano infine in vigore le disposizioni di giunta:
– n. 600/2020 “Piano territoriale della Regione Marche per la riapertura graduale dei centri semiresidenziali sanitari e sociosanitari nella fase 2 dell’emergenza Covid-19” (all. A)
– n. 685/2020 “Linee di indirizzo regionali per la gestione delle strutture residenziali sanitarie, sociosanitarie e sociali nell’area extra ospedaliera nel graduale superamento dell’emergenza Covid-19”. (all. A)
Si sta inoltre procedendo alla redazione di un aggiornamento degli atti relativi ai sistemi diagnostici, non appena verranno rese disponibili le nuove linee guida nazionali.
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