“Il nuovo Dpcm è un’altra mazzata per la ristorazione”
“Il nuovo Dpcm è un’altra mazzata per la ristorazione”
L’attacco del direttore di Confcommercio Marche Centrali, Massimiliano Polacco, alle nuove limitazioni: “I locali sono sicuri, per gli esperti il 77,6% dei contagi avviene in casa”
ANCONA – “Un altro colpo alle Imprese della Ristorazione, una mazzata che potrebbe mettere in ginocchio buona parte di un settore fortemente strategico per la nostra economia”. Non usa mezzi termini il Direttore Confcommercio Marche Centrali prof.Massimiliano Polacco che attacca duramente le misure contenute nel nuovo DPCM nel quale sono previste restrizioni in particolare nei confronti dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie).
“La sensazione – spiega Polacco –, è che si stiano attaccando ancora i soliti noti, in particolare le aziende della ristorazione e la filiera delle cerimonie, già fortemente penalizzati ed ora colpiti ancora più duramente dai provvedimenti del nuovo DPCM del Governo. Non sono queste decisioni che possono risolvere una situazione certamente complessa ma che non può essere affrontata soltanto con regole penalizzanti per attività economiche per la stragrande maggioranza assolutamente sicure. E non è un’affermazione campata per aria.
Sono ad esempio le stime settimanali dell’Istituto Superiore di Sanità ad affermare che il 77,6% dei contagi avviene in casa e non nelle Imprese. Gli esperti che hanno analizzato questi provvedimenti hanno affermato che a poco servirà ridurre l’orario per contenere gli effetti della pandemia sottolineando l’evidente incongruenza di restrizioni che colpiscono attività rispettose delle norme quando invece si permettono assembramenti e regole meno stringenti in altri settori.
Probabilmente chi ha deciso le restrizioni non si rende conto degli effetti devastanti che possono derivare da imposizioni come queste”. Il Direttore Polacco continua sottolineando il percorso che è stato fatto in particolare dalle attività di ristorazione “che si sono formate sui protocolli per la riapertura ed hanno trasformato e riqualificato le loro attività per rispettare al meglio le regole imposte”.
“E’ un paradosso – conclude Polacco –, che siano maggiormente penalizzate proprio le Imprese che meglio si sono preparate a garantire la sicurezza delle persone e i dati lo dimostrano con l’incidenza dei contagi casalinghi. Bisogna assolutamente rivedere questa serie di restrizioni che andranno a colpire ancora più pesantemente le attività di ristorazione. Stavolta si rischia veramente un colpo pesantissimo al settore: chi valuta questi provvedimenti ponderi meglio come prendere determinate decisioni e riveda questo ulteriore giro di vite”.
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