Quel che resta del giorno, una nuova iniziativa dell’Archivio di Stato di Pesaro
Quel che resta del giorno, una nuova iniziativa dell’Archivio di Stato di Pesaro
di PAOLO MONTANARI
PESARO – L’archivio di Stato di Pesaro in occasione della Domenica di Carta 2020 che ricorre domenica 11 ottobre con l’inaugurazione alle 17.30 di una mostra dal titolo Quel che resta del giorno. Epidemie, uomini e fatti: i documenti della Storia in dialogo con l’Arte del presente, a cura di Cecilia Casadei e Roberto Domenichini e il coordinamento di Sara Cambrini. Ma oltre ai documenti fra cui un prezioso documento del 1526, un prezioso protocollo del notaio di Farneto che commentò nei rogito di un testamento,una annotazione del 20 luglio 1526 quando il Farneto di Mons labatis fu colpita dalla peste, l’iniziativa comprende una mostra personale di Mario Vespasiano e un ricordo di amici artisti vittime del covid. Verranno infatti ricordati : Giuseppe Ballarini, Giovanni Gennari,Mario Logli e Claudio Sora.
” Domenica di Carta,ha sottolineato Sara Cambrini, è una ricorrenza annuale per gli Archivi e le Biblioteche del Mibact. Quest’anno non si poteva scegliere l’evento che ha cambiato il mondo, l’annus horribilis del secondo millennio, la pandemia da CORONAVIRUS. Lo scorrere del tempo, le catastrofi, le guerre, gli incidenti,le grandi epidemie cedono il passo all’inevitabile. A rimanere sono le cose che ci parlano di accadimenti,di uomini e di fatti La mostra ha proprio questo significato : attraverso le tracce della Storia,conservate nelle carte, si può ricostruire il passato. In particolare la ricerca dell’archivio mette in luce l’incidenza delle grandi epidemie della Storia nel territorio dell’ex Ducato di Urbino e della Legazione e le reazioni e provvedimenti che di volta in volta sono stati adottati: cordoni sanitari, bandi, provvedimenti di fermo.
Accanto alla Storia vi è il segno dell’arte che è affidato a Mario Vespasiano, con “Ritratti di sguardi e anime”.L’ artista marchigiano celebra grandi personaggi del mondo dell’arte che sono scomparsi nel 2029 non solo con il covid: da questi Morricone, Zavoli, Bosso e altri artisti per un totale di 13 ritratti pieni di umanità e spiritualità .Sono occhi che ci guardano e poi eliminando gli occhi,L ‘ incapacità di vedere le anime. All’ arte il compito di tenere viva la memoria di chi ha lasciato tracce nobili nel territorio dell’arte e della cultura.
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