“Il ministro Azzolina deve mettersi d’accordo con se stessa e con il Governo”
“Il ministro Azzolina deve mettersi d’accordo con se stessa e con il Governo”
“Scopo della scuola è il fornire, ai giovani, strumenti di conoscenza e di interpretazione della realtà affinché siano ben preparati ad affrontare la vita”. “La Dad evita la diffusione del contagio e altri morti”
PESARO – Riceviamo e pubblichiamo, per ovvi motivi lasciando anonima la persona (un’insegnante) che ci ha trasmesso queste considerazioni:
«Trovo davvero imprudenti e pericolose le parole che la Ministra dell’Istruzione, Azzolina, ha pronunciato questa mattina a Radio1RAI: “Gli studenti hanno bisogno di manifestare la propria socialità… la scuola è anche il luogo in cui nascono amicizie e nascono amori… la didattica a distanza non funziona…”, indicando, così, che tutto ciò che è stato fatto dal suo stesso Ministero non va più bene. Vorrei semplicemente ricordare alla Ministra alcuni dati essenziali: è il Governo del quale fa parte Azzolina che da Febbraio 2020 sottolinea la pericolosità della diffusione del Sars-cov-2 imponendo a tutti gli italiani una serie di provvedimenti che, adottati per tutelare la salute pubblica, incidono sull’espressione di alcune libertà degli stessi cittadini (e che gli stessi cittadini hanno deciso, per il bene di tutti, di sopportare poiché sono provvedimenti temporanei). Inoltre, quando il Governo di Azzolina dice che bisogna fidarsi della Scienza (concetto ribadito fortemente dal Presidente Mattarella nella conferenza stampa di fine 2020) si presume che non dica una sciocchezza (e che non la dica Mattarella): dice, invece, che il virus Sars-cov-2 è letale nelle sue manifestazioni più gravi e che il rischio di essere contagiati è sempre più alto (come confermano i dati allarmanti di queste ultime settimane).
Detto ciò, la professoressa Azzolina deve mettersi d’accordo con se stessa e anche con il suo stesso Governo nel quale lei svolge il ruolo di Ministro. In altre parole, vorrei sapere: Azzolina dà fiducia alla Scienza che ci dice, costantemente, quanto sia importante mantenere il distanziamento sociale, utilizzare le mascherine, evitare assembramenti per cercare di non rendersi responsabili della diffusione del virus? A me sembra di no. Il Ministro Azzolina, infatti, attraverso quell’intervista radiofonica mostra non solo di non tenere in conto quanto il suo stesso Governo ci raccomanda ma, di più, le sue parole si pongono in aperto contrasto con quanto la Scienza (a livello planetario) ribadisce circa la pericolosità del Sars-cov-2. E allora è davvero paradossale e grottesco che un Ministro della Repubblica istighi studenti e genitori a favorire assembramenti nelle scuole e, quindi, la diffusione del contagio: ma si è capito (lo ha capito il Ministro Azzolina) che gli assembramenti dei giovani in qualsiasi luogo avvengano sono fonte di diffusione certa del contagio? Il Ministro Azzolina li legge i dati emessi dagli Istituti sanitari italiani e internazionali e del suo collega Ministro Speranza? Evidentemente no, e non è tollerabile: al Ministro interessa (lo ha detto nell’intervista) che i ragazzi facciano amicizia a scuola e abbiano le prime esperienza d’amore a scuola. È uno scherzo, chiedo?
Oppure il Ministro parla seriamente? Sembra dimenticare del tutto, Azzolina, che la scuola è innanzitutto luogo di apprendimento, di circolazione delle idee, di formazione del carattere, di crescita evolutiva. Tutte queste cose avvengono quando il ragazzo/a si pone di fronte all’obiettivo di costruire il proprio futuro seguendo il percorso di studio che ha scelto, non certo facendo l’amore col compagno di banco. È vero che la scuola produce anche socialità (ed è un bene che sia così), ma questa socialità attraverso la quale i giovani studenti si conoscono l’un l’altro e intrecciano rapporti (amicizia, affetti, amore) non è lo scopo primario dell’Istituzione scolastica che, invece, ha come compito precipuo il fornire, ai giovani, strumenti di conoscenza e di interpretazione della realtà affinché quegli stessi giovani siano ben preparati ad affrontare la vita.
La socialità a cui si riferisce Azzolina, i giovani la vivono anche (soprattutto se non esclusivamente) fuori dalla scuola: i giovani, anche oggi in piena e grave emergenza sanitaria, escono ogni pomeriggio e di sera, si incontrano, creano e consolidano amicizie, fanno l’amore con i propri partners. Ma sembra che il Ministro di tutto ciò non abbia il benché minimo sentore: la Ministra sembra accusare uno scollamento dalla realtà che è preoccupante: tutti i giorni, fin dal febbraio scorso (ad eccezione del mese di lock-down totale avvenuto un anno fa) Tv, giornali, social e tutti gli altri media ci mostrano strade e piazze delle nostre città e dei nostri paesi affollati di giovani (e anche adulti) che si incontrano in gruppo, o a coppie, costantemente, in barba alla prudenza (e alle raccomandazioni del Governo del Ministro Azzolina) che dovrebbe convincere a limitare le occasioni di diffusione del contagio.
Azzolina si sbaglia anche su un altro fronte, quello più importante: non è vero, infatti, che la scuola sia immune dal Sars-cov-2; non è vero, e che il Ministro dica il contrario è pericoloso!: ad oggi, in Italia, sono già diverse migliaia gli studenti risultati positivi al Virus e altre diverse centinaia di professori e di impiegati. (Dati questi, sulla diffusione del contagio nelle scuole italiane, che il Ministero dell’Istruzione non ha mai pubblicato perché sa che sono dati molto preoccupanti). Perché è accaduto questo? Soprattutto perché (lo sappiamo tutti) non è stato approntato alcun provvedimento (dal Governo e dalle Regioni) che migliorasse la situazione drammatica dei trasporti pubblici sui quali ogni mattina, per due volte al giorno si muovono milioni di studenti. Azzolina lo sa questo, o no? Lo sa che vi sono autobus, corriere, e vagoni della metro strapieni ogni giorno e nei quali spazi i giovani sono drammaticamente ammassati l’uno sull’altro nel tragitto scuola-casa-scuola? Se non lo sa, allora il Ministro deve fare un bagno nella realtà della vita, non nei suoi desideri. Perché è certo: tutti desideriamo di poter uscire di casa e dalle scuole senza preoccupazioni, senza distanziamento e senza mascherina… ma questi desideri non diventano realtà semplicemente perché si desidera che sia così! Possono diventare realtà, cara Ministra, solo se usiamo tutti un po’ di buon senso. La realtà, dura, per ora, è che gli spostamenti quotidiani dei giovani sono del tutto incontrollati (ciò a causa anche della colpevole indifferenza di molti genitori) e che ciò produce (ce lo dicono i dati che Azzolina si nasconde) un’enorme diffusione del contagio; quando i giovani si contagiano tra loro (e ciò accade anche nelle scuole) poi contageranno i propri famigliari e questi ultimi (magari asintomatici: ve ne sono a milioni, come anche di studenti asintomatici che hanno il potere di contagiare altri, però) contageranno a loro volta i loro colleghi di lavoro e così via, creando una catena infinita di contagi da Sars-cov-2. Lo sa, il Ministro Azzolina, che è proprio questo meccanismo a favorire i morti da Sars-cov-2? Sembra proprio di no, e ciò, ripeto, è pericoloso.
Infine, il Ministro Azzolina (alla quale, pure, riconosciamo l’impegno nel gestire il difficile universo della scuola pubblica) dovrebbe porsi una domanda facile-facile: è meglio vivere facendo (per un periodo limitato) la didattica a distanza, oppure è meglio frequentare in massa la scuola e prendersi il virus Sars-cov-2 che può essere letale, soprattutto per i giovani, per i genitori dei giovani e per tanti altri? Insomma, il Ministro vuole mandare i giovani al macello o vuole tutelare la loro salute? Se Azzolina vuole davvero tutelare la salute degli studenti (come siamo convinti che ella voglia) e, così, di tanti altri cittadini italiani, capirà, speriamo, che la didattica a distanza è, ad oggi, l’unico strumento utile e di buon senso che si possa adottare nelle scuole per garantire a tutti di vivere in salute, perché i giovani stanno nelle proprie case lontani dal rischio di contagio che possono contrarre anche a scuola. Se si vuole uscire al più presto dagli effetti di questa terribile pandemia, il Ministro Azzolina (e tanti genitori irresponsabili) non può che convenire che il buon senso (e quindi la didattica a distanza temporanea) viene prima dei suoi desideri che, peraltro, non hanno alcuna base scientifica».
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