Continua l’impegno di Massimo Pietroselli (Max Petrus) per valorizzare il pugilato marchigiano
Continua l’impegno di Massimo Pietroselli (Max Petrus) per valorizzare il pugilato marchigiano
di GABRIELE FRADEANI
ANCONA – Dallo scorso anno la famiglia pugilistica marchigiana, ma anche quella nazionale, si è arricchita dall’ingresso di un nuovo soggetto: ci riferiamo a Massimo Pietroselli, in arte Max Petrus.
Già Ispettore Superiore della Polizia di Stato in pensione dal 2019, Massimo Pietroselli, investigatore vecchio stampo e poliziotto doc, ha iniziato la sua carriera da giovanissimo presso la Scuola Militare Paracadutisti di Pisa e per 14 anni presso la squadra investigativa della Questura di Milano dove ha ottenuto significativi successi. Lo ritroviamo poi alla Questura di Ancona, sezione narcotici, ed infine al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Osimo.
Quaranta anni di carriera in cui ha ottenuto encomi, lodi ed attestati dal Ministero dell’Interno con varie motivazioni fra cui: l’arresto in un ristorante di rapinatori armati; avere sgominato una banda di mafiosi latitanti; sequestri di ingenti partite di droga; arresto di un responsabile di stupro di una minorenne; decine di arresti di spacciatori e delinquenti comuni.
Con la quiescenza, dal 2019, ha dato libero sfogo alla sua passione di fotografo sportivo con una grande passione per il pugilato e da allora si è cominciato a vedere sui ring delle Marche, a tutte le manifestazioni, dimostrando con i suoi scatti di avere una grossa professionalità anche in questo campo.
Questa sua attività non poteva non essere notata dalla dirigenza marchigiana della Federazione che lo ha avvicinato e visto il suo amore per la boxe, la competenza come fotografo e la sua disponibilità, lo ha nominato Delegato Provinciale per la provincia di Macerata, nomina confermata anche recentemente dal nuovo Comitato scaturito dalla Assemblea Regionale.
Da allora ha ampliato la sua attività ed ora lo si vede regolarmente nelle più importanti riunioni nazionali; le sue foto figurano su tutti i giornali regionali e nazionali non di rado corroborate anche dai resoconti delle manifestazioni, in cui dimostra professionalità e competenza nel ramo. Una grossa personalità, dicevamo, che arricchisce sul piano professionale ed umano, tutta la nostra disciplina. Siamo certi che la tessera di Delegato Provinciale è solo il primo passo per una progressione di incarichi nella nostra regione.
Precisiamo al proposito che in parecchi avrebbero voluto un suo inserimento come consigliere regionale, e sarebbe stato eletto con l’unanimità dei voti, ma non si è potuto attuare in quanto il Pietroselli non aveva i due anni continui di tesseramento.
Nelle foto: Massimo Pietroselli con un collega alla Folgore; con Vittorio Lai, allora presidente della Federazione Pugilistica Italiana