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Ancona piange l’architetto Maurizio Piazzini, già assessore alla Cultura

Ancona piange l’architetto Maurizio Piazzini, già assessore alla Cultura

ANCONA – “La brutta notizia del decesso, avvenuto ieri pomeriggio, dell’architetto Maurizio Piazzini, ci rattrista profondamente. Alla famiglia va il cordoglio mio personale e di tutta la città. A Maurizio esprimiamo gratitudine e riconoscenza per il grande impegno e i grandi risultati che ha prodotto per la nostra comunità”.

Sono le parole del sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, dopo aver appreso la notizia della scomparsa dell’architetto Piazzini, assessore alla Cultura del Comune di Ancona dal 1976 al 1983 con la prima giunta Monina, professionista esperto di urbanistica e di paesaggistica, che ha inciso con i suoi progetti in molti luoghi significativi della città di Ancona.

A Piazzini come assessore alla Cultura dell’Amministrazione dorica si devono la promozione e realizzazione del concorso nazionale per la sistemazione della piazza dell’ex Panificio Militare di Ancona, le prime iniziative estive negli spazi culturali aperti della città e le prime collaborazioni con lo scultore Valeriano Trubbiani. Numerosi altri sono stati gli incarichi attraverso i quali Piazzini ha potuto mettere la propria professionalità a disposizione della cittadinanza, a partire dalla sua tesi di laurea, dedicata a una “Ipotesi di assetto territoriale del comprensorio Sud di Ancona”, fino al suo contributo tecnico per la realizzazione del quartiere Verbena.

L’architetto Piazzini ha svolto una intensa attività di progettazione architettonica ed edilizia in tutto il territorio regionale, assumendo nella maggior parte dei casi  la direzione lavori. Dal 1976 al 1986  è stato più volte membro della Commissione Tecnica Speciale per il Centro Storico di Ancona, e dal 1988 al 1994 è stato membro della Commissione tecnica dello I.A.C.P. di Ancona. Numerosi anche i suoi incarichi a livello regionale e le sue pubblicazioni al livello nazionale. Dal 2017 al 2018 è stato Commissario straordinario del Parco del Conero e ha fatto parte già dagli anno ’90 della sezione regionale dell’istituto nazionale di Urbanistica (Inu), come componente del direttivo regionale, come vicepresidente della Sezione, come coordinatore nazionale del Gruppo di Studio  sulla “Città diffusa” dell’’INU.

 

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