E’ morto ad Ancona il poeta Francesco Scarabicchi
E’ morto ad Ancona il poeta Francesco Scarabicchi
ANCONA – E’ morto nella notte, all’Inrca di Ancona, il poeta Francesco Scarabicchi. Aveva compiuto da poco 70 anni ed era malato da tempo.
“La scomparsa del grande poeta Francesco Scarabicchi non ci coglie impreparati – dice il sindaco Valeria Mancinelli -, ma questo non diminuisce la tristezza in cui ci fa sprofondare. Scarabicchi è uno dei più grandi poeti italiani. Un uomo sincero, di immensa onestà intellettuale, che con le sue opere ha dato lustro alla città di Ancona, che amava e voleva sempre migliore, e su cui ha scritto pagine bellissime. La sua attenzione verso il ricordo dei grandi del Novecento è quello che prendiamo come impegno, mentre la sua capacità di rendere solida ogni parola scritta e pronunciata, resta la testimonianza per tutta la comunità. Gli dobbiamo molto, e ci stringiamo attorno alla moglie Liana, donna di grande tempra e dolcezza, e ai loro figli”.
“Molti scrivono poesie, pochi sono veri poeti – afferma l’assessore alla Cultura, Paolo Marasca -. Un vero poeta ha parole verticali, anche per ordinare un caffè. Non racconta storie, ma fissa la profondità dell’animo umano. La poesia di Francesco Scarabicchi è nella storia della letteratura, e vi resterà per sempre. Lui è nei suoi versi. Nei manoscritti che teneva fra le mani già incerte, porgendoli alle persone fidate e attendendo fiducioso e consapevole un cenno di assenso mentre lo leggevano. Un pugno di amici fidati e innamorati; un desiderio incontrastabile nei confronti della parola; una famiglia amata senza tregua. Era un uomo capace di sostanza e bellezza, di severità e mitezza. La poesia lo pervadeva in ogni istante della giornata. Siamo molto tristi”.
Francesco Scarabicchi ha collaborato spesso con il Comune di Ancona, garantendo il suo spirito indipendente e critico. Lo ha fatto con il progetto Nostro Lunedì, con Massimo Recalcati in Kum, partecipando a tavoli sulla memoria del Novecento, e molto altro.
Massimo Recalcati, direttore scientifico del festival KUM, a cui Scarabicchi ha partecipato due volte (la seconda con Gianni Montieri e che fu sua ultima uscita pubblica) ha inviato un messaggio di cordoglio:
“Quando muore un poeta, muore sempre un pezzo di noi. Quello che solo i poeti sanno far vivere. Addio Francesco, mio amato amico”.
“Ancona – scrive il dottor Gilberto Gasparoni, a nome dell’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana – ha perso un grande uomo, un eccelso Poeta che ha onorato con la sua arte questa città che gli aveva dato i natali”.
“L’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana, lo aveva nominato suo Socio Onorario nel dicembre 2018 ed ancor prima, nel Settembre dello stesso anno, aveva voluto rendergli omaggio, invitandolo alla Mostra “Storia delle Querina”, manifestazione svoltasi dal 5 al 13 Settembre.
“La sua partecipazione . aggiunge Gasparoni – diede lustro alla nostra iniziativa. Ci parlò di sé e della sua esperienza di letterato ma senza prosopopea, con semplicità e naturalezza, nonostante molti lo considerassero, a ragione, il più grande poeta italiano vivente.
“I numerosi partecipanti intervenuti all’appuntamento promosso dall’Accademia rimasero poi incantati nel sentire Scarabicchi che declamava le sue poesie. Il coinvolgimento emotivo fu enorme. La sua prematura scomparsa – conclude Gasparoni -, lascia un grande vuoto nella nostra Città”.
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