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Sandro Zaffiri: “Marche svendute, un altro grave affronto alla nostra Regione”

Sandro Zaffiri: “Marche svendute, un altro grave affronto alla nostra Regione”

Polemica presa di posizione dell’ex consigliere regionale della Lega dopo la nomina dell’ingegnere romano Matteo Africano alla guida dell’Autorità portuale di Ancona

ANCONA – Dopo il terremoto che ha scosso le Marche nel 2016 e di cui si è parlato molto nei giorni scorsi in termini di ricostruzione, ce n’è un altro, dirompente, a deflagrare nei corridoi della politica e che sarà probabilmente ancora più difficile sanare.

La nomina della nuova autorità portuale di Ancona (nel sistema anche il porto di San Benedetto del Tronto) nella persona dell’ingegnere romano Matteo Africano ha suscitato la durissima reazione dell’ex consigliere regionale della Lega, Sandro Zaffiri (nella foto).

“Una nomina – rileva Zaffiri – che rappresenta un vero e proprio affronto alle Marche, ai marchigiani e alla città capoluogo che, in un colpo solo, abbassano il loro peso specifico sul piano nazionale. Senza nulla togliere alle indiscutibili capacità professionali dell’ingegner Africano, infatti, la nomina di un non marchigiano alla guida di un ente e di una infrastruttura storicamente così rilevante è una sconfitta sul piano del riconoscimento delle potenzialità che i marchigiani possono e sanno esprimere”.

Come noto, già ad inizio anno, Zaffiri aveva sollecitato la riconferma di Giampieri e comunque di un marchigiano alla guida dell’autorità portuale per segnare continuità con quanto di buono realizzato durante il mandato.

“Dopo i favori fatti all’Umbria – incalza Zaffiri – ora un evidente regalo all’Abruzzo che tradisce le aspettative di sviluppo delle Marche e che le impoverisce enormemente anche sul piano dell’immagine”.

 

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