Zaffiri (Lega): “Marche sempre più colonia d’Abruzzo”
Zaffiri (Lega): “Marche sempre più colonia d’Abruzzo”
Dopo la nomina di Matteo Africano alla presidenza dell’Autorità portuale. L’asticella degli obiettivi si abbassa enormemente. Una scelta in apparente discontinuità politica
ANCONA – Dopo il momento di incredulità è tempo di riflessioni più approfondite in merito alla nomina di Matteo Africano alla presidenza dell’Autorità portuale. Sandro Zaffiri (Lega) non ha mai fatto mistero del suo endorsement a favore della riconferma di Giampieri e, adesso, attende il nuovo presidente al varco delle scelte che verranno.
“Non credo di sbagliare formulando due semplici considerazioni – rileva Zaffiri – la prima in ordine ad una chiara subalternità delle Marche a scelte assunte su tavoli nazionali e che ci pongono in evidente secondarietà rispetto alla Regione Abruzzo che, da questa partita, esce decisamente vittoriosa. Non solo, perché la partita è appena iniziata e non mi pare tiri aria di rivincita. Anzi, al di là delle voci sul nuovo segretario (Minervino assicurava, meno di un anno fa, il massimo impegno per le problematiche dei porti abruzzesi) dalla Regione a guida Marsilio arrivano ventate di fondato ottimismo per uno sviluppo delle chance di crescita di Ortona, degli altri porti abruzzesi e dell’intero indotto. Il tutto a rischio discapito di quelle delle Marche che, se andrà bene, saranno chiamate a confermare i buoni livelli raggiunti da Giampieri con oltre 6mila maestranze, banchina 27, digitalizzazione e molto altro ancora…”
“La seconda considerazione – continua Zaffiri – è relativa ad una solo apparente discontinuità politica tra le scelte della Giunta Ceriscioli e quelle operate dall’attuale Esecutivo Acquaroli. Mi pare che sullo sfondo si possa leggere una linea comune, certificata da accordi e protocolli che, oggi, qualcuno si affretta a negare, ma che sono la testimonianza della volontà, se non di favorire l’ampliamento dei traffici sull’Abruzzo, certamente di non puntare sulle potenzialità di crescita del porto di Ancona”.
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