Banche, credito e ripartenza: ecco cosa cambia per le imprese
Banche, credito e ripartenza: ecco cosa cambia per le imprese
Nuove regole e opportunità alla scuola per imprenditori di Confartigianato. Oltre 150 le imprese collegate per il secondo appuntamento della Business School, realizzata in partnership con la Camera di Commercio delle Marche
ANCONA – Novità e cambiamenti importanti nel rapporto tra banche e imprese, in uno scenario di operatività profondamente mutato, con l’EBA, l’European Banking Authority, che detta le nuove linee guida sui prestiti in vigore dal prossimo luglio: questi i temi al centro del secondo appuntamento online della XVI edizione della Scuola per Imprenditori di Confartigianato Ancona-Pesaro e Urbino, storica iniziativa di formazione dell’Associazione realizzata in collaborazione con l’Univpm e la Camera di Commercio delle Marche.
Oltre 150 gli imprenditori collegati: a introdurre i lavori Marco Pierpaoli, Segretario Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, e Gian Luca Gregori, Magnifico Rettore dell’Università Politecnica delle Marche. Relatori, il Prof. Danilo Scarponi, docente della Facoltà di Economia dell’Univpm, e il Dott. Luigi Tagliaferro, Direttore Generale Igea Digital Bank.
Le attività economiche, segnate da un anno durissimo di crisi profonda, si trovano oggi ad operare in un contesto molto complesso e radicalmente diverso rispetto al periodo pre-pandemico, in cui è necessario ripensare il rapporto con le banche, come è stato evidenziato durante l’incontro. Per questo, secondo quanto illustrato dal Dottor Tagliaferro, serve instaurare una sinergia più profonda, uno scambio continuo e una simmetria informativa nuova tra istituto di credito e impresa, con l’obiettivo di instaurare un dialogo proficuo, portando la banca a capire meglio le esigenze dell’impresa e l’impresa a rispondere in maniera ancora più adeguata ed efficace alla richiesta informativa della banca.
Il Direttore di Igea Bank ha poi aggiunto che è tempo di instaurare un rapporto nuovo tra banca e azienda. Dal canto suo, l’azienda deve presentarsi in maniera completa e sempre più strutturata all’istituto di credito, mentre quest’ultimo deve introdurre una maggiore personalizzazione dei modelli di valutazione delle attività produttive, per effettuare un monitoraggio continuo delle singole situazioni, valutare la sostenibilità delle specifiche progettualità aziendali e capire assieme all’impresa quali strumenti migliori utilizzare a supporto dell’attività.
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