Sclerosi tuberosa: tappa pesarese per Elio Brusamento e la sua straordinaria campagna di sensibilizzazione
Sclerosi tuberosa: tappa pesarese per Elio Brusamento e la sua straordinaria campagna di sensibilizzazione
Ad accoglierlo, il presidente del Consiglio comunale Marco Perugini: «La città si unisce alla battaglia a favore dei malati, forte di una grande lezione di umanità e tenacia»
PESARO – Porta nelle gambe l’impegno richiesto dai 9000 Km già percorsi a piedi ma l’entusiasmo non ha smesso di accompagnare Elio Brusamento, 69enne alpino ed atleta, che ha scelto Pesaro come tappa intermedia del suo incredibile viaggio di solidarietà a favore delle persone colpite da sclerosi tuberosa.
Iniziato il 25 aprile 2019 da Trieste il percorso di Brusamento ha toccato oltre 600 comuni italiani raggiunti a piedi in un «viaggio lento per far conoscere una malattia rara diagnosticata per la prima volta nel 1995, che colpisce 1 bambino ogni 6mila».
Ad accoglierlo, il presidente del Consiglio comunale Marco Perugini che lo ha ringraziato «per la grande lezione di umanità e per la tenacia. Le porto l’abbraccio del Consiglio comunale e della nostra città che non si è mai tirata indietro nel poter dare il suo sostegno e caratterizzata da un sentimento di solidarietà forte e trasversale».
Perugini ha prima ringraziato il comandante dei vigili del fuoco di Pesaro e Urbino, l’ingegnere Lorenzo Elia che ha organizzato l’accoglienza di Brusamento, per poi aggiungere: «Mi impegnerò per presentare le necessità delle famiglie dei malati di sclerosi tuberosa nei tavoli istituzionali competenti e, di pari passo, a coinvolgere la rete solidale della città in un percorso di sostegno e vicinanza».
Perché c’è ancora tanto da fare, come ha sottolineato Brusamento: «C’è la necessità di dare sostegno alle famiglie – in particolare alle mamme-coraggio – che accompagnano i ragazzi che spesso hanno problemi a comunicare; c’è la necessità di sostenere spese mediche elevate; di spingere la ricerca e le istituzioni a dare risposte a chi si trova a dover affrontare, quotidianamente, grandi sfide». In particolare i malati, «ci sono diverse forme in cui la malattia si manifesta. Ho conosciuto una ragazza colpita da sclerosi tuberosa che è riuscita a laurearsi e ora è insegnante di sostegno nelle scuole. Ma è un caso raro, e le famiglie hanno bisogno del supporto consapevole sia degli enti, sia dei privati».
Il viaggio dell’atleta, ospite del comando provinciale dei vigili del fuoco di Pesaro, si concluderà, fra 600Km, a Udine il 20 giugno 2021.