Dopo un anno bilancio positivo per il duo Il Sogno di Rubik e il suo Miracles and Tentacles
Dopo un anno bilancio positivo per il duo Il Sogno di Rubik e il suo Miracles and Tentacles
di VITO PIEPOLI
Dopo un anno dalla pubblicazione del suo ultimo Cd, l’emergente duo ”Il Sogno di Rubik”, la band di hard progressive rock, fondata da Francesco Festinante e Cosimo D’Elia, raccoglie un resoconto positivo. Il duo pubblica il suo disco ”Tentacles and Miracles” il 21 giugno 2020 per la GTMusic con M.P.Edizioni Musicali.
Un concept album progressive punk-rock, ma dalle svariate classificazioni: popolare per il Canada, pop-rock per Taiwan, metal/fusion per la Francia, neo prog e RIO in Olanda.
“Persegue progressioni eclettiche fino al limite” (Disk Union) ottenendo 9/10 di valutazione in Quebec-Canada (Profilprog: astro nascente per audacia e follia), definito un capolavoro in Giappone (Gardenshedcd), inserito nei migliori 40 dischi d’avanguardia del 2020 in Cina (Zhuanlan Zhihu). Considerato un disco straordinario in Argentina (Gigantesgentiles), un album maestosamente realizzato in Francia (Rivista Big Bang n.111), un disco meraviglioso in Messico e impressionante in Russia.
A Madrid viene inserito in rotazione con King Crimson, Kansas, Jethro Tull, Vangelis, Yes, Marillion su Radio Mirage; a Rio De Janeiro su ProgSky con Osanna, Biglietto per l’inferno, The Winston, Rovescio della Medaglia; in Gran Bretagna in rotazione su Progzilla Radio, in Italia ne ha parlato Radio Vertigo (la prima original web radio registrata in Italia). Su Melius club viene definito un lavoro eclettico e dalla maestosità compositiva.
La band ha inoltre ricevuto il benestare di Piero Pelù e Ghigo Renzulli che li ha selezionati per la compilation commemorativa di “17re” e, Rockit (il piu grande protale di musica italiana) ha definito la loro cover degna di nota.
Dallo stile teatrale, narrativo e musicalmente ricco di colori, nasce il nome della band ed anche il suo album che sembra essere la perfetta risposta ad un quesito piuttosto originale: quale potrebbe essere la colonna sonora dei sogni dell’inventore del mitico cubo? Il disco, infatti, narra di un viaggio onirico, intrapreso da un gruppo di persone, all’interno di un labirinto magico governato da “Tentaclenight”.
Evoca attività, interpretazioni, visioni, immagini, scene, allucinazioni, che hanno caratteri analoghi a quelli del sogno. Irreali, rarefatte, fantastiche nelle atmosfere, nelle esaltazioni, nei deliri, nella poesia, nei sapori del loro stato crepuscolare.
La misteriosa entità “Tentaclenight”, mette a dura prova i protagonisti attraverso esperienze singolari in luoghi inconsueti, ostacolandoli nella ricerca della via d’uscita dal labirinto, che conduce al pozzo dei miracoli. La straordinaria avventura, con tutte le sue imprevedibili difficoltà, rivelerà debolezze, paure, false convinzioni e punti di forza di ciascuno di loro, sino al raggiungimento del culmine della storia con la presa di coscienza che il ruolo di antagonista svolto da “Tentaclenight”, è in fin dei conti un male necessario, in quanto parte di un disegno molto più grande.
Questo viaggio, in realtà, è introspettivo: i protagonisti non sono altro che le molteplicità degli “io” che coesistono in ognuno di noi e che, in assenza di un “io” permanente, inevitabilmente emergono a tratti alterni, prendendo il sopravvento a seconda delle circostanze.
Il sogno è legato alla realtà, si può dire come il cubo di Rubik, quello suddiviso in tanti mattoncini colorati da riordinare, che è una metafora estremamente valida della vita, che si lega al labirinto presente in “Tentacles and Miracles”. Come nel cubo, così nel labirinto, ci viene spontaneo domandarci se sia davvero possibile risolverlo. Quanti percorsi, posizioni sono possibili, quante combinazioni?!
Prima giriamo a destra, poi magari a sinistra, su.. ancora a destra, e magari non risolviamo nulla mentre ci assale il panico totale, sentendoci impotenti, inutili, inefficaci, mentre la situazione non accenna a risolversi. E quindi come nel cubo e nel labirinto, ma anche nella vita spesso capita di trovarci in difficoltà, di perdere i pezzi o di sentirci confusi.
Quello che proviamo nella vita è sicuramente paragonabile a quello che proviamo nel cubo, e nel labirinto. A volte non è facile trovare una soluzione, ci sembra tutto senza vie di uscita. Allora, occorre fare il punto. Capire come e verso quale direzione muoversi. Non si tratta di uno stallo, ma è necessario valutare bene il perché delle nostre azioni e i loro motivi. In questi momenti ci vien voglia di mollare tutto, essere violenti su noi stessi e con gli altri. Questo però non è la soluzione, quando siamo in difficoltà, dovremmo fare più attenzione, non lasciarci dominare dall’angoscia, ma andare avanti cominciando a piccoli passi…questo sembra suggerire la band “Il Sogno di Rubik” nelle musiche di questo concept album di cui abbiamo detto: dallo stile teatrale, narrativo e musicalmente ricco.
Trovate il video animato del brano The timekeeper considerato il più prog del Cd, al seguente indirizzo: https://youtu.be/rLs0yvOnYOM. Volendo si può approfittare del notevole sconto fino alla fine di giugno, per un anno dalla pubblicazione, ordinando comodamente da casa il Cd in un elegante formato digipack 3 ante con leporello a 8 facciate dalla grafica fortemente evocativa di Monica Cimolato, potete farlo tramite il distributore ufficiale https://bit.ly/3h2AAzx. A questo punto non vi resta che ascoltare l’album e godervi il viaggio!
TRACKLIST:
1 – The well of miracles (5:27)
2 – Silky bliss and black waters (6:48)
3 – Tentacles (5:22)
4 – In the back of the real (5:10)
5 – The timekeeper (4:21)
6 – The planet of supreme satisfaction (9:42)
7 – A better nightmare (5:03)
8 – The suite of miracles (9:53)
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