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Non a Voce Sola riparte con Barbara Alberti e torna ad incontrare il pubblico nelle piazze

Non a Voce Sola riparte con Barbara Alberti e torna ad incontrare il pubblico nelle piazze

LORETO – Finalmente, dopo un intero anno esclusivamente su piattaforme digitali, Non a Voce Sola riparte con la sua dodicesima edizione che rincontrerà il pubblico nelle piazze e nelle città più suggestive e significative della regione. Forti rimangono anche in quest’occasione i legami e le collaborazioni con il territorio che vogliono far ripartire in grazia e bellezza quella che, secondo Lonely Planet, è la seconda regione più bella del mondo: le Marche.

Marche, un nome su cui riflettere,  un nome al femminile plurale, non a caso, mai a caso, e nell’anno di Dante forse provvidenzialmente femminile e plurale, proprio quando si celebra l’autore che nella Vita Nova, definisce la pluralità delle donne come le uniche vere anime capaci di intelletto d’amore. Cos’é intelletto d’amore per Dante, per le donne e per questa rassegna femminile eppure plurale che corre per le Marche? Di certo per Dante quello che le donne sapevano cogliere nella sua interezza era l’amore. Non amore dai tratti romantici e artificiosi, ma quello che egli riteneva un incredibile sconvolgimento dell’animo, una forza capace di rompere la quiete dell’essere umano per gettarlo in una voragine di ricerca di bellezza e desiderio d’infinito. Avere intelletto d’amore è per Dante avere in sé lo squarcio e il canto, il desiderio di conoscenza dell’altro, della bellezza scintillante che l’altro in qualche maniera possiede, e che si appaga solo quando incontra l’altro soggetto, e non oggetto, desiderante e insieme, dialogando, cercando, scrutando, arrivano a conoscere l’assoluto, il bene superiore, la divinità. E mentre tutto questo percorso avviene, per Dante, bisogna cantare e raccontare, far parlando innamorar la gente, perché la ricerca dell’assoluto risuona di felicità ad ogni passo, e coloro che la possono comprendere pienamente sono le donne e donzelle amorose, che in maniera unica e quasi esclusiva capiscono questo stato dell’animo, e aggiunge, infatti, meglio parlarne  con vui, ché non è cosa da parlarne altrui.

Le donne hanno coscienza dello squarcio, in ogni sua forma, hanno fin dalla più tenera età nel corpo e nell’anima un desiderio di assoluto che sviluppano, come Non a Voce Sola testimonia da anni, città per città, ospite per ospite, in ogni declinazione della vita umana e sociale: l’amore per lo spazio, per le scienze applicate che vorrebbero esattamente quantificare l’assoluto e l’infinito, per la letteratura, la poesia mistica rivelatrice di tratti d’assoluto, la filosofia e la sua (ir)ragionevole dialettica, per la teologia e la sua voglia di legare a sé indissolubilmente l’universo, per l’essere umano come vivente diverso da ogni altro vivente, unico nella sua storia, nella sua memoria, nel suo indefesso ricercare tutto ciò che è altro per conoscere sé stesso e la scintilla d’assoluto dentro di sé. Queste sono le testimonianze d’intelletto d’amore che la rassegna ha raccontato lungo undici edizioni e che continuerà a fare per la dodicesima.

Stavolta, in omaggio a Dante e alla sua visione, la rassegna ha scelto un luogo mistico per le donne per la sua anteprima , ovvero Loreto, la città della Madonna nera che da secoli scruta altera la città dalla Basilica della Santa Casa, simbolo delle donne che hanno accolto senza mai dubitare la loro vocazione all’intelletto d’amore dantesco. Ambasciatrice della rassegna sarà la scrittrice, sceneggiatrice conduttrice radiofonica e opinionista televisiva Barbara Alberti, che, in Piazza della Rimembranza, il 2 Luglio alle ore 21,15, inaugurerà Non a Voce Sola 2021 con un intervento programmatico dal titolo Donne che avete intelletto d’amore. (PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: on-line www.vivaticket.com Proloco Loreto: 071.977748(dalle 9-12.30 tutti i giorni eccetto il mercoledì)/ 338.4162283

Barbara Alberti, nata ad Umbertide nel 1943, si è trasferita quindicenne a Roma, dove ha studiato Filosofia alla Sapienza. La sua brillante laurea e l’ispirazione sessantottina le spalancarono le porte della scrittura per raccontare il mondo femminile e la sua lotta indirizzarlo verso l’espressione di sé e la libertà personale. Fu negli anni ‘70 e ‘80  non solo un’eccellente romanziera con romanzi quali Memorie Malvage e il controverso Vangelo secondo Maria, ma anche sceneggiatrice cinematografica per Il portiere di Notte di Liliana Cavani, Il Maestro e Margherita di Petrovic e Una donna allo specchio di Quaregna, e drammaturga con Ecce Homo. È diventata conosciuta al grande pubblico negli anni ‘90 con la conduzione del programma radiofonico La Guardiana del Faro, in cui (come nelle sue rubriche giornalistiche Parliamo d’Amore di Amica, Luci Rosse su Penthouse e La posta di Barbara Alberti sul Fatto Quotidiano) raccoglie lettere e testimonianze di donne schiave di improbabili e insane storie d’amore, che con irriverenza e ironia consiglia e sprona verso l’amore per sé, per la conoscenza, per un impegno verso l’umanità piuttosto che verso un uomo solo (che nella maggior parte dei casi non sembra neanche lontanamente e dantescamente promettente come si era creduto all’inizio).

Negli anni duemila ha esportato il suo spirito indomabile, la sua sagacia e la sua ironia sulla ricerca del vero amore e del vero valore delle persone nel mondo nella tv, partecipando come opinionista a seguitissimi programmi come La talpa e La fattoria, e successivamente come commentatrice a La repubblica delle Donne di Chiambretti e come concorrente a Master Chef Celebrities Italia e il Grande Fratello Vip 4,

A Non a Voce Sola, nel ruolo di ambasciatrice storica della rassegna, aprirà le danze con un intervento dedicato a Dante Alighieri e alle donne che lo circondavano dal titolo Donne ch’avete intelletto d’amore, raccontandoci, con la sua solita ironia, cosa significa per Barbara Alberti l’anno di Dante, e come, da donna e scrittrice, vorrebbe, Dantis modo, raccontare l’intelletto d’amore nell’Italia degli ultimi cinquant’anni.

La Rassegna è patrocinata dalla Regione Marche, dalla Commissione Pari Opportunità Regionale, dalle Università delle Marche , da un circuito di undici Comuni( Loreto, Fano, Numana, Porto Sant’Elpidio, Sarnano, Porto Recanati, Mondolfo, Monterubbiano, Montecosaro, Macerata) e da numerosi sponsor privati.

L’ assessora alla Cultura del Comune di Loreto, Francesca Carli,  ha così accolto l’apertura di Non a Voce Sola 2021 nella propria città:

” E’ davvero significativo che la stagione estiva di Loreto si apra con l’appuntamento di Non a Voce Sola. Al di là del legame che la nostra città ha consolidato negli anni con questa suggestiva rassegna, che ci fa piacere ospitare, è bello che la stagione degli eventi dal vivo, e finalmente in presenza, riparta con una serata dedicata al tema della donna. Donne ch’avete intelletto d’amore è una performance ispirata alla poetica dantesca che ci ricorda l’essenza piena del femminile, della donna che è capace di aprirsi all’amore nel senso più alto. Una figura di donna che ci porta necessariamente a pensare alla Madonna, cosa che rende questo evento ancora più vicino alla realtà lauretana. Come molti sanno, all’interno della cupola della nostra basilica sono stati riportati come preghiera alla Vergine proprio i versi di Dante dedicati alla Madonna nell’ultimo Canto del Paradiso. Nell’anno del settimo centenario dalla morte di Dante, trovo questo fatto una bellissima coincidenza, che unisce in un filo rosso ancora più emblematico Loreto e Non a Voce Sola. La scelta di Barbara Alberti come protagonista di questa serata non poteva essere più giusta: donna di spessore culturale e brillante narratrice, mai convenzionale, sono certa ci farà emozionare nel nostro primo evento dal vivo dopo tanta attesa.”

Oriana Salvucci, direttrice artistica della rassegna, ha così definito la personalità di Barbara Alberti e come essa possa raccontare in maniera unica l’intelletto d’amore femminile:

“La città di Loreto inaugura il cammino di Non a Voce Sola. La città fra cielo e terra, la città della Madonna, la città trascendente, la città del pellegrino, del viandante, la città della ricerca, la città del passaggio e del punto di approdo, la città dove Lorenzo Lotto decise di morire abbandonando gli splendori di Venezia. La scelta non è casuale, Non a Voce Sola è una sorta di peregrinatio in terra marchigiana alla ricerca dell’assoluto e della bellezza guidate , quest’anno, dai versi di Dante. Donne ch’avete intelletto d’amore, parole che risuonano come un mantra, come una sinfonia che guida un cammino che si protrarrà fino a settembre. La prima maestra e la prima guida( ritorna in mente l’incontro di Dante con Virgilio nel primo canto dell’Inferno, Tu se’ lo mio maestro e ‘l  mio autore) è la sorprendente e immensa Barbara Alberti. Generosa, prodiga, non ha perso il dono dell’allegria e dell’arguzia, nonostante il covid ed altre tempeste che sempre imperversano nelle nostre vite. E’ l’antesignana delle incomode, delle irriverenti, delle disobbedienti, perché è necessario dirlo, avere intelletto d’amore significa anche coltivare la virtù della disobbedienza, salvifica per le donne se vogliono seguire un desiderio che sia il proprio e non l’aspettativa di qualcun altro”.

 

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