Valentina Marra, una piccola stella nel panorama sportivo marchigiano
Valentina Marra, una piccola stella nel panorama sportivo marchigiano
di GABRIELE FRADEANI
PESARO – Nel panorama sportivo marchigiano, e segnatamente in quello pugilistico, è nata una stella!
Una piccola stella se guardiamo all’età della ragazza ma già una di prima grandezza se guardiano ai risultati, conseguiti fra l’altro in momento storico in cui ci si può mettere poco in mostra causa questa dannata pandemia che ha limitato le occasioni di battersi e che speriamo cessi presto di mordere come al momento tutto lascia intendere. Ci riferiamo alla pesarese Valentina Marra che vogliamo si racconti iniziando ovviamente dai suoi meriti sportivi per poi scoprire la personalità della ragazza.
L’abbiamo incontrata nella sua Pesaro e gli abbiamo chiesto di raccontarsi partendo dalla più classica delle domande: Chi è l’atleta Valentina Marra?
“Nasco- ci ha detto con un luminoso sorriso- ad Ancona il 5 maggio del 2005 ed ho quindi 16 anni compiuti da poco . Il mio sport è il pugilato cui mi sono avvicinata nel gennaio del 2019 a 14 anni. Ho iniziato, partecipando nel marzo dello stesso anno al torneo Italia Mura e l’ho vinto. In quella prima uscita sono stata notata dai tecnici federali che mi hanno offerto subito la possibilità di rappresentare la mia nazione ai campionati europei della categoria schoolgirl (ragazze di età compresa fra i 13 ed i 14 anni). Tre matches disputati a Tblisi in Georgia in cui ho superato nell’ordine le rappresentanti dell’Arzebaigian, dell’Ungheria e del Regno Unito, le più qualificate in nazioni in cui il pugilato è fra gli sport più praticati. Un titolo che è venuto spontaneo e con grande facilità perché mi sentivo protetta e guidata all’angolo ed in palestra dai migliori tecnici. Poi è giunta la pandemia e le occasioni di misurarsi sono calate notevolmente. Ho disputato altri combattimenti all’estero con la maglia nazionale, mi sono sempre allenata nella mia Pesaro con il maestro Antonio Raspugli e ad Assisi nel Centro Nazionale con Valeria Calabrese, responsabile tecnica della nazionale femminile. Ho poi partecipato lo scorso anno ai campionati italiani della categoria superiore: quella delle junior, atlete di 15, 16 anni ed in finale ho perso di stretta misura a Roseto degli Abruzzi contro la rappresentante della Sicilia meritandomi comunque un argento non certamente disprezzabile. Quest’anno ho ritentato la sorte e mi sono laureata campionessa con grande gioia per un titolo che ambivo che peraltro ho conquistato con una presenza sul ring di soli 15 secondi e questo, che credo un record temporale, mi ha un poco deluso”. Lo scorso weekend alla quinta National Cup che si è svolta nello Sports Hall Drago Jovovic di Vrbas in Serbia ho battuto in semifinale la russa Tokaraeva ed in finale ho perduto dall’altra russa Novinskaia guadagnandomi un altro argento con i colori nazionali.
Raccontaci questi due ultime prestazioni
“E’ presto detto! In semifinale nazionale junior, a Roseto; mi sono trovata di fronte la siciliana Maria Benedetta Giudice; sono partita decisa a chiudere ma non mi sarei mai aspettata che me la togliessero davanti nel breve tempo di mettere a segno una serie di colpi lunghi di destro e sinistro in diretto. Ho pensato, mi rifarò in finale, ma qui ho avuto la sgradita sorpresa che la mia avversaria, la campana Gioia Chiaiese ha preferito accampare un disagio fisico e mi sono trovata da sola sul ring a festeggiare un titolo senza scambiare neppure un paio dio pugni. In Serbia alla 5^ National Cup ho avuto la sfortuna di incappare in semifinale e finale in due russe. La prima l’ho battuta ma la seconda mi ha costretto all’argento, un metallo che mi sta stretto e che cercherò di tramutare in oro alla prossima chiamata della nazionale prevista per luglio agli europei. Devo dire peraltro che è sempre entusiasmante salire sul podio con i colori nazionali”.
Come si affaccia una giovanissima ragazza ad uno sport che è sempre stato considerato, per lo meno fino al qualche anno fa uno dei più virili ? e soprattutto come l’anno presa i tuoi genitori questa scelta?
“Non ho avuto difficoltà perché mio padre frequentava la palestra e mi ha sempre parlato della boxe. E’ stato gioco forza innamoramene e non appena ho compiuto i 14 anni mi sono presentata al maestro Antonio Raspugli e lui ha intravisto in me delle possibilità e mi ha subito fatto combattere. Devo dire che anche i miei nonni sono orgogliosi di me, mi seguono e mi incoraggiano. E poi non è vero che sul ring c’è violenza; è ovvio , non ci scambiamo fiori ma siamo corrette e fuori del ring siamo grandi amiche. E poi la boxe è uno sport fra i più completi. Bisogna studiare l’avversario per capire come batterlo, utilizzare tutto il corpo: dalle braccia, al tronco ed alle gambe. Non si vince solo con i pugni ma con la testa e la velocità”.
Ed ora veniamo alla Valentina giovane ragazza
“Ho una vita normalissima, faccio il secondo anno presso l’Istituto Mamiani con buoni risultati ed ho molti amici che hanno accettato la mia scelta sportiva e sono i miei più affezionati fan; si tengono al corrente e fanno il tifo per me. Al mattino scuola, il pomeriggio studio e poi vado in palestra e questo mi appaga. Ovviamente mi piace andare al mare, passeggiare con le mie amiche ed ascoltare musica.”
Come vede Valentina la sua vita da “grande”?
“Per la verità ancora non ci ho pensato! Per ora studio e faccio sport. Finito il classico vedrò a che università iscrivermi e quello sarà il momento delle scelte di vita. Per quanto concerne il pugilato devo confessare che ho grandi ambizioni; mi piacerebbe rappresentare l’Italia fra quattro anni alle Olimpiadi ma questo per ora è solo un sogno. La prossima settimana sono in partenza per la Serbia dove si svolge un torneo internazionale e mi batterò con le migliori, poi dal 3 al 12 luglio sarò a Tblisi in Georgia ai campionati europei dove cercherò di bissare nella categoria junior il titolo che già ho conquistato nella categoria schoolgirl. Sarebbe una immensa soddisfazione risentire ancora il nostro inno con me sul podio più grande. Ce la metterò tutta, questo è certo”.
C’è qualcuno nel cuore di Valentina?
“In senso sentimentale assolutamente no! ripeto, ho solo 16 anni e per ora penso solo allo studio ed allo sport. C’è qualche ragazzo che mi corteggia ma per ora mi sento lusingata e basta. In altro senso non ringrazierò mai abbastanza mio padre che mi ha fatto conoscere ed apprezzare la boxe; il mio maestro Antonio Raspugli che oltre ad essere un validissimo tecnico, ritengo uno dei migliori a livello nazionale, è anche una persona che mi sorregge, sprona e mi segue costantemente, a lui devo tutto quello che riesco a fare sul ring. Altro ringraziamento a Diego Vergoni che mi segue dal punto di vista nutrizionale. Nel pugilato mantenere un peso forma è fondamentale e spero, con il suo aiuto, di riuscire a mantenere i miei 60 kg su 1,71 di altezza”.
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