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Cento aspiranti autotrasportatori bloccati dalla burocrazia

Cento aspiranti autotrasportatori bloccati dalla burocrazia

Confartigianato Trasporti chiede la convocazione delle Commissioni d’esame per l’accesso alla professione. Chiesto l’intervento delle Province, dell’Upi Marche e dell’assessore ai Trasporti della Regione Marche

ANCONA – Confartigianato Trasporti Marche registra una situazione paradossale che vede le Commissioni d’esame per l’accertamento della capacità professionale, necessaria per avviare una azienda di autotrasporto merci con veicoli superiori a 3,5 tonnellate o di persone con pullman con capacità di carico superiore a 9 posti, ferme nonostante vi siano un centinaio di aspiranti imprenditori dell’autotrasporto bloccati da mesi.

In particolare, afferma Gilberto Gasparoni segretario di Confartigianato Trasporti Marche, ci riferiamo all’esame per l’accesso alla professione indetto dalla Provincia di Ascoli Piceno per il giorno 6 luglio,  che è stato annullato a soli due settimane dalla data prevista, in quanto le domande presentate, sono 47;  numero superiore al preventivato che non hanno reso possibile l’accesso alla sala prenotata dalla Provincia, che non può contenere un tal numero di persone rispettando le misure di sicurezza Covid19. Ovviamente sarebbe stato sufficiente individuare una sala più capiente oppure distribuire in due giornate le domande pervenute e permettere a quanti vogliono avviare una azienda di poter realizzare i propri progetti e creare nuovi posti di lavoro. Un problema analogo anche se non per numero si è verificato con la Provincia di Pesaro e Urbino; in questo caso, sottolinea Elvio Marzocchi, Presidente di Confartigianato Trasporti Marche, la Provincia avendo convocato una sessione di esame prima della riesplosione del covid-19 ha sospeso la prova di esame e non ha più provveduto a riconvocare la sessione riaprendo anche i termini per l’ammissione di nuovi interessati visto che sono trascorsi alcuni mesi. A questa situazione si aggiunge l’inerzia delle altre Provincie marchigiane che sono rimaste ferme alle quali chiediamo di riprendere il coordinamento fra le stesse e pianificare sedute di esame concordate almeno per il secondo semestre.  In questo contesto Confartigianato ha sollecitato le Province ed ha chiesto l’intervento dell’UPI Marche e della Regione Marche Assessore ai Trasporti affinchè si sblocchi il tutto immediatamente.

La forte riduzione del covid-19 ci permette di gestire in sicurezza le sessioni di esame individuando nel caso di Ascoli Aule Magne delle scuole che in questo periodo sono chiuse,  risolvendo il problema velocemente entro il mese di luglio e comunque prima dell’inizio della scuola; ciò è possibile anche per Pesaro.

Confartigianato Trasporti chiede pertanto l’immediata convocazione delle Commissioni affinché i candidati, che hanno anche frequentato corsi della durata di un trimestre, come previsto dalle normative del MIT, non perdano le conoscenze acquisite; persone che sono interessate ad avviare nuove attività concretizzando i loro progetti di impresa, che in questi casi significano impegni contrattuali ed investimenti già pianificati in alcuni casi per oltre 100.000€, tanto costa solo il camion nuovo.

Per fortuna, prosegue Confartigianato Trasporti, per le imprese minori quelle operanti con veicoli fino a 3,5 tonn è sufficiente la frequentazione di uno specifico corso e questi si sono svolti regolarmente permettendo a diverse decine di imprenditori di avviare la loro attività; altrettanto è accaduto nel trasporto persone con veicoli leggeri la cui commissione operante presso la Provincia di Ancona ha permesso l’accesso agli esami a 22 cittadini aspiranti taxisti ed NCC.

Confartigianato chiede quindi di indire le sessioni di esami e consentire a tante piccole imprese di poter lavorare, sostenendo la nostra economia ed il fare impresa creando nuova occupazione.

 

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