A Pesaro interessante conferenza su Paolo e Francesca ed il Castello di Gradara
A Pesaro interessante conferenza su Paolo e Francesca ed il Castello di Gradara
PESARO – Si è svolta presso la sala rossa del Comune di Pesaro una conferenza di Paolo Montanari e Marcello Luchetti, autori rispettivamente dei libri Esplorando Dante e la Divina Commedia e Storia del Castello di Gradara (Lavoro editoriale). Durante la serata l’attore Franco Andruccioli ha letto il canto V dell’Inferno.
Paolo Montanari ha sottolineato che il racconto dantesco resta l’unica testimonianza antica intorno al dramma dell’adulterio nei confronti degli sfortunati amanti Paolo e Francesca.
Dante figlio della teologia tomistica del suo tempo li condanna, ma nel congedarsi da loro , piange, una commozione sincera, un sentimento irrazionale che prevale sulla ragione. La storia di Paolo e Francesca è ignorata dalle cronache e documenti coevi e posteriori. L’ unico testimone reale del fatto criminoso é dante che conobbe Paolo Malatesta, prima del fatto criminoso.
La vicenda di Paolo e Francesca è importante soprattutto per il colore della storia violenta e che potrebbe trovare spazio nelle pagine di scrittori noir dei nostri giorni. Una pietas virgiliana pervade Dante non tanto per i dannati, ma per noi stessi.
La figura di Francesca nel parallelismo romantico con Beatrice, la donna trascendentale di Dante, vince sulla seconda, perché donna fragile, capace di colpa e colpevole. Una figura che anticipa Violetta, Madame Bovary, Manon. Il Foscolo, grande estimatore di Dante comprese questa modernità e la creazione artistica dantesca è destinata a vivere anche nella civiltà di domani.
Marcello Luchetti nel presentare il suo saggio sul castello di Gradara, ha iniziato la sua interessante disquisizione da una data, 1775, anno in cui Annibale degli Abbati Olivieri pubblicò per l’editore pesarese Gavelli,le Memorie di Gradara terra del contado di Pesaro, il primo studio scientifico su Gradara. Il saggio dell’Olivieri contiene un’attenta e scrupolosa disamina di tutte le notizie su Gradara, le prime risalenti al XII secolo e in particolare al periodo malatestiano.
Ebbene l’ Olivieri non fa alcun riferimento al fattaccio di Paolo e Francesca. Evidentemente dopo la vicenda storica descritta da Dante nella Commedia, la tradizione locale ha applicato una damnatio menoriae che si è sviluppata nella storiografia non solo locale nei secoli successivi.
Dobbiamo arrivare al 1920 quando nel marzo di quell’anno la rocca venne acquistata dall’ ingegnere Umberto Zanvettori, che restaurò la rocca e grazie ad un articolo concordato con un giornalista del Resto del Carlino nel 1921, introdusse per la prima volta la tesi della morte a Gradara di Paolo e Francesca. Per correttezza intellettuale Marcello Luchetti ha accennato a quattro teorie più accreditate dove avvenne l’uccisione di Paolo e Francesca: il fatto è avvenuto a Rimini, il secondo a Pesaro, al castello malatestiano di Sant’ Arcangelo e quello di Gradara. Il mistero continua, unica fonte storica Dante Alighieri.