Anche nelle Marche dura condanna all’assalto alla sede della Cgil
Anche nelle Marche dura condanna all’assalto alla sede della Cgil
ANCONA – Per respingere e condannare il gravissimo assalto alla sede nazionale della Cgil, oggi, anche nelle Marche, le Camere del Lavoro della Cgil restano aperte e presidiate.
Ed anche la Uil Marche “esprime vicinanza e piena solidarietà alla Cgil oggetto di un attacco squadrista in piena regola. Al tempo stesso vogliamo condannare – si legge nel documento – una violenza incommentabile e vergognosa verso la quale però occorre intervenire immediatamente. I violenti non possono trovare spazi all’interno della dialettica democratica.
“Spetta a tutti i centri di rappresentanza – aggiunge la Uil – il compito di isolarli, agli organi preposti quello di perseguirli. Non ci faremo intimidire e per ribadire l’unità sindacale che contraddistingue la nostra azione, nelle Marche come in tutta Italia, abbiamo deciso di partecipare al presidio di questa mattina davanti alla sede della Cgil”.
Ed anche il Si.Gi.M., Sindacato Giornalisti Marchigiani e l’OdG Marche, Ordine dei Giornalisti delle Marche “esprimono solidarietà alla Cgil, nazionale e della nostra regione, colpita da un attacco che non ha precedenti”.
“Quello che è successo a Roma, con l’aggressione alla Polizia, a palazzo Chigi, e a una sede sindacale, è motivo di grande preoccupazione per la tenuta democratica nel nostro paese. Sono episodi – si legge nel documento firmato dal segretario regionale del Si.Gi.M. Pier Giorgio Severini e dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche, Franco Elisei – che si aggiungo alle continue aggressioni, non solo verbali, a giornalisti e redazioni. Sono segnali forse sottovalutati nel recente passato, che oggi chiedono una risposta ferma e anche un’acquisizione di consapevolezza da parte dell’opinione pubblica. I giornalisti marchigiani sono vicini ai lavoratori colpiti da queste violenze che cercano di destabilizzare tutta la società e continueranno a svolgere accuratamente il loro compito che è la ricerca, costante, della verità”.
Una dura condanna a quanto avvenuto a Roma, arriva anche dal presidente del Consiglio regionale, Dino Latini. “La nostra incondizionata solidarietà alle forze dell’ordine che ieri hanno dovuto affrontare la violenza inaudita messa in atto da alcuni gruppi durante la manifestazione a Roma per il no al green pass. Altrettanta e convinta solidarietà al segretario Maurizio Landini, per l’attacco alla sede nazionale della Cgil”.
“Le manifestazioni pacifiche – prosegue Latini – hanno la piena legittimità, come è altrettanto legittimo esprimere le proprie opinioni, sia pure in forma di dissenso. La violenza, invece, non ha mai alcuna giustificazione perché diventa inevitabilmente uno sfregio alla democrazia. Prendere di mira un’organizzazione sindacale, presidio indiscusso di questa democrazia, è ancora più grave e deve far riflettere”.
L’auspicio del presidente Latini è che “venga ripristinato nel Paese un clima di serenità e dialogo, isolando e condannando chi tenta di insinuarsi nelle manifestazioni per altri scopi. Abbiamo attraversato momenti difficili e ancora non sappiamo quando rivedremo completamente la luce in fondo al tunnel. Ora più che mai abbiamo bisogno di collaborare ed essere uniti per ridare ai nostri cittadini le necessarie certezze per il loro futuro. E la salvaguardia della democrazia è fondamentale”.
“Il Comune di Pesaro aderisce alla manifestazione “nazionale e antifascista per il lavoro e la democrazia” indetta della CGIL, CISL e UIL per sabato 16 ottobre 2021 a Roma”. E’ quanto afferma il sindaco Matteo Ricci, che questa mattina, con i rappresentanti della Cgil Pesaro Urbino, ha partecipato al presidio organizzato dopo l’assalto dei No greenpass alla sede nazionale del sindacato.
“Un attacco violento – ha commentato – una furia tale da essere difficilmente contenuta e che ha fatto il giro delle tv nazionali. Oggi il grido è unanime: sciogliere le organizzazioni e i gruppi neo-fascisti a salvaguardia della democrazia di tutto il Paese”.
“Nell’esprimere piena solidarietà e vicinanza alla Cgil, mi chiedo – afferma in una nota il capogruppo in Regione, del Partito democratico, Maurizio Mangialardi – fino a quando saremo ancora costretti a tollerare il clima di crescente violenza squadrista che ormai da tempo caratterizza le manifestazioni dei movimenti No Vax è No Green pass. Non si deve fare l’errore di credere che quanto accaduto oggi a Roma sia stato casuale o episodico. Così come ormai non regge più la scusa che queste vigliacche gesta siano ad appannaggio di una minoranza di facinorosi. Chi partecipa e solidarizza con questi cortei sa benissimo dietro quali slogan e bandiere si pone”.
“L’attacco a un presidio democratico quale è il sindacato – continua Mangialardi – rappresenta un salto di qualità nello scontro che questi movimenti stanno adottando contro le forze politiche e le organizzazioni sociali che da mesi si battono per fare uscire il Paese dal dramma del Covid. Purtroppo, spiace ribadirlo, se si è giunti a questo punto è perché chi pensa di sovvertire con la violenza l’operato democratico del governo e del Parlamento si sente coperto dall’ambigua condotta di partiti come Lega e Fratelli d’Italia. La si smetta dunque, anche nella nostra regione, di ammiccare alle sciocchezze dei No Vax celandosi dietro la pilatesca libertà di scelta, come sostenuto anche di recente dal presidente Acquaroli e da altri assessori regionali.
“La Giunta regionale – conclude Mangialardi – dica chiaramente che la vaccinazione e il Green pass sono strumenti fondamentali per la tutela della salute pubblica e il ritorno alla normalità. Ogni altra opzione rischia di rendere le istituzioni conniventi con episodi di gravità inaudita come quelli verificatisi oggi”.
E da Senigallia arriva “l’incondizionata solidarietà del Consiglio comunale e dell’AICCRE Marche, e quella personale, alle forze dell’ordine che sabato hanno dovuto affrontare una violenza inaccettabile e intollerabile messa in atto durante la manifestazione a Roma per il no al green pass. Altrettanta e convinta solidarietà al segretario nazionale Maurizio Landini per il vile attacco alla sede nazionale della Cgil. La mia solidarietà ad ogni iscritto alla Cgil di Senigallia e a tutti i lavoratori”. Lo scrive il presidente del Consiglio comunale di Senigallia e vice presidente vicario dell’AICCRE Marche (Delegazione italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa), Massimo Bello, dopo quanto accaduto sabato nella capitale. “Le manifestazioni pacifiche – prosegue Bello – hanno la piena e legittima residenza nel nostro Paese, come è altrettanto legittimo esprimere le proprie idee, sia pure in forma di forte dissenso. La violenza fisica e materiale, invece, non hanno mai alcuna giustificazione in una democrazia perchè entrambe diventano inevitabilmente un’arma per ferire la democrazia e la libertà. Prendere di mira un’organizzazione sindacale, che ha a cuore la sorte dei lavoratori e per i quali profonde un’impegno quotidiano, rappresenta un fatto ancora più grave, che suscita sdegno e amarezza”.
L’auspicio del presidente Bello è che “venga al più presto ripristinato in ogni angolo dell’Italia – conclude il presidente del Consiglio di Senigallia – un clima di serenità e di dialogo più proficuo, isolando chi tenta in tutti i modi di strumentalizzare quasiaisi occasione di confronto pubblico e pacifico per altri scopi perchè la democrazia, per crescere e per maturare, non necessita di traumi inutili, ma di contenuti e di dibattiti di qualità”.
“Vetri rotti, stanze devastate, quadri raffiguranti le lotte dei lavoratori sfregiati. È questo il triste bilancio – scrive in una nota il movimento politico Diritti al Futuro di Senigallia – dell’assalto squadrista che i fascisti di Forza Nuova e non solo, hanno compiuto a Roma nella sede nazionale della CGIL. Un assalto vile e vigliacco, che non ha e non può avere nessuna giustificazione.
“Mai, nemmeno negli anni più bui del terrorismo, nella storia dell’Italia repubblicana si era giunti ad assaltare con tanta rabbia e violenza la sede del principale sindacato del paese.
“Noi di Diritti al Futuro – prosegue la nota -, che siamo prima di tutto una formazione antifascista, condanniamo senza appello questa azione gravissima, meschina e preoccupante, esprimendo piena solidarietà e vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori della CGIL.
“Chiediamo anche a tutte le istituzioni cittadine e a tutte le formazioni politiche senigalliesi di condannare pubblicamente e senza remore i fatti di Roma. Sosteniamo inoltre, convintamente, le mozioni e i provvedimenti atti a sciogliere a norma di legge le formazioni fasciste e neofasciste responsabili di queste e altre pericolose derive antidemocratiche. Giusto cento anni fa il fascismo portava lutti e devastazioni in tutto il paese con azioni squadristiche come quella perpetrata sabato a Roma.
“Oggi, Diritti al Futuro, ritiene che i rigurgiti fascisti, non si combattono solamente con la repressione, ma anche migliorando la qualità della vita, abbattendo la precarietà del lavoro, aumentando la partecipazione e ascoltando le difficoltà delle persone.
“Diritti al Futuro – conclude la nota – , insieme a tutte le altre formazioni democratiche e antifasciste, continuerà a vigilare e a contrastare in ogni luogo e in ogni sede questi rigurgiti fascisti, come «un popolo serrato intorno al monumento che si chiama ora e sempre Resistenza”.
Ed anche “l’Associazione Chiaravalle Domani esprime la propria solidarietà alla Cgil rispetto a quanto
accaduto ieri alla sede nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori. Come oltre 90 anni fa quando i fascisti assaltarono le Camere del Lavoro, la storia si è ripetuta!
“Non bisogna cadere – si legge ancora nella nota – nel gioco di chi vorrà tradurre tutto ciò in una diatriba tra Forza Nuova e Cgil,
tra i pro e i contro il green pass. E’ l’ennesimo fatto che dimostra che questo Paese è attraversato da
una ondata neofascista; l’ennesimo becero attacco contro tutto il Paese, contro la democrazia,
contro la Costituzione Repubblicana, nata proprio dall’antifascismo.
“Tutto ció non puó essere tollerato; la storia non puó e non deve tornare indietro, al periodo piú buio
violento e catastrofico, degli anni 20 del novecento. I partiti devono definire chiaramente con chi stanno, di non essere piú disposti a tollerare questi assalti alla democrazia da parte delle forze fasciste.
“Rivolgiamo un appello ai partiti, all’associazionismo a tutte quelle realtà democratiche che operano
nel Paese, al civismo, affinchè coinvolgano nei loro progetti le persone. Paura del domani, paura per il lavoro che non c’è, per la sua precarietà che impedisce ai più di progettare il proprio futuro. I partiti devono accettare critiche, ascoltare chi propone idee e
suggerimenti. Dica quindi parole giuste, vere, assumendo posizione chiare e ben definite, per
contrastare queste incertezze. Questo è quello che è mancato negli ultimi 25 anni. Questo è uno dei modi per sconfiggere i facinorosi e la politica bugiarda. E per ultimo, ma non ultimo – conclude l’Associazione Chiaravalle Domani -, visto che ci sono le leggi, sciogliamo i partiti e le organizzazione che si richiamano al fascismo”.
Anche “l’Associazione di Storia Contemporanea, il Centro Cooperativo Mazziniano “Pensiero e Azione” e la sezione di Senigallia dell’Associazione Mazziniana Italiana levano la voce di protesta contro gli assalti fascisti e squadristi verso lo sede della Cgil dello scorso fine settimana che hanno determinato il ferimento di 39 agenti, l’arresto di 12 individui e l’identificazione di circa 600 persone; le violente manifestazioni di Roma sono state poi seguite dal tentativo di assalto alla Stazione Centrale di Milano (un altro arresto e decine di denunciati) e dall’attacco da parte di una trentina di persone al Pronto soccorso del Policlinico Umberto I della capitale, dove si trovava ricoverato uno dei fermati.
“Tale ondata di violenza – si legge in una nota – ha subito destato lo sdegno e le durissime reazioni da parte del Capo dello Stato, del premier, del governo, delle istituzioni e dei partiti. Le tre associazioni cittadine, da sempre impegnate nella ricostruzione storica e nella tutela dei diritti civili, ricordano che “i valori di libertà e democrazia sanciti nella Costituzione della Repubblica Italiana vanno difesi giorno dopo giorno, con la partecipazione di tutti i componenti della comunità; i cittadini e le cittadine devono offrire il proprio contributo fattivo alla difesa delle istituzioni repubblicane che hanno la loro genesi e identità nell’epopea resistenziale e nella matrice antifascista. Qualsiasi forma di violenza va condannata senza se e senza ma, poiché non costituisce una soluzione, bensì un aggravamento dei problemi del nostro tempo”.
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