Una strage sulle strade, in un anno nel Pesarese 892 incidenti con 16 morti
Una strage sulle strade, in un anno nel Pesarese 892 incidenti con 16 morti
In occasione della Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada Aci e Ac Pesaro e Urbino lanciano sui social la campagna “Mi impegno”. Salvare migliaia di vite si può: dipende da noi
PESARO – Saranno Massimiliano Rosolino, Antonella Palmisano, Ettore Bassi, Gianni Ippoliti, Linus, Maria Leitner, Gigi Miseferi, Antonio Giovinazzi e Vicky Piria i testimonial della campagna “Mi impegno”, che l’ACI e l’Automobile di Pesaro e Urbino lanciano sui social in occasione della “Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada”.
Salvare migliaia di vite ogni anno, si può: dipende solo da noi. Basta impegnarsi a non guardare il telefono mentre si guida, a non correre, anche se abbiamo fretta, a non guidare se abbiamo bevuto, ad allacciare sempre cinture e seggiolini e a fare sempre attenzione a ciclisti e pedoni.
“La Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada – ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club di Pesaro e Urbino Paolo Emilio Comandini deve farci riflettere sul fatto che una semplice distrazione può farci perdere il bene più grande e prezioso che abbiamo: la vita”.
“Non è assurdo – ha sottolineato – perdere o togliere la vita per un messaggino, una foto o un filmato? Rischiare di non arrivare mai, solo per non tardare qualche minuto? Voler guidare a tutti i costi, anche se abbiamo bevuto? Non perdere pochi secondi ad allacciare cinture e seggiolini? Non fare attenzione a utenti fragili come ciclisti e pedoni?”.
“La soluzione c’è: siamo noi”, ha concluso il presidente Comandini . “Basta una parola: rispetto. Rispetto per noi stessi, per gli altri e per le regole. Io “Mi impegno”. Fatelo anche voi. Una mobilità più sicura, rende più sicura la nostra vita”.
L’anno scorso, a Pesaro si sono verificati 892 incidenti stradali: 16 persone hanno perso la vita e 1129 sono rimaste ferite. Parliamo di circa 3 incidenti e 3 feriti al giorno e quasi 2 morti al mese. Un bilancio drammatico e inaccettabile, con costi sociali drammatici.
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