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A Palazzo Mosca una mostra con le incisioni di Rembrandt

A Palazzo Mosca una mostra con le incisioni di Rembrandt

di PAOLO MONTANARI

PESARO – Per la prima volta a Pesaro una grande mostra con un centinaio di incisioni di Rembrandt, a Palazzo Mosca -Musei Civici, a cura di Luca Baroni.

Le sei sale dei Musei Civici raccontano la produzione grafica di uno dei massimi artisti di tutti i tempi, Rembrandt Harmenszoon van Rijn (1606  Leida . 1669 Amsterdam).

La retrospettiva è promossa dal Comune di Pesaro – Assessorato alla Bellezza in collaborazione con Sistema Museo e The Art.Co., e si potrà visitare fino al 27 marzo 2022. L’occasione espositiva è unica e speciale. L’opera del grande artista olandese è molto rara in Italia; l’eccezionale quantità di fogli presenti a Pesaro si deve al generoso contributo di collezionisti privati, tutti, residenti nel territorio marchigiano, che hanno deciso di mettere a disposizione del pubblico alcuni dei loro tesori più preziosi  per diffondere la conoscenza e la passione per l’incisione.

Il percorso espositivo si snoda per temi, a partire dalla presentazione del protagonista nella sezione RITRATTI, tra cui spiccano L’AUTORITRATTO CON CAPPELLO (1638) e quello con la moglie SASKIA  (1636), eseguito subito dopo il matrimonio. Si prosegue con la rappresentazione del corpo femminile e maschile, vestito e nudo, come nell’esemplare DIANA AL BAGNO  (1631), e si entra nel vivo con una sala dedicata al tema della NOTTE, animata dalle suggestive ambientazioni notturne, di cui Rembrandt eccelleva, e che confluirà nella tela capolavoro RONDA DI NOTTE. E ancora, le scene dell’ANTICO E NUOVO TESTAMENTO, tra cui spiccano  la celebre DEPOSIZIONE (1633) e la MORTE DELLA VERGINE (1639), e, nell’ultima sala , le suggestive figure degli ARTEFICI E PENSATORI. Tra questi spicca un foglio eccezionale, il notissimo ERUDITO NELLO STUDIO (noto anche come DOTTOR FAUSTUS 1652) ,  che ispirò generazioni di artisti (da Goethe a Victor Hugo a Ingmar Bergman) e che è stato scelto, con il suo alone di mistero, come immagine di copertina della mostra.

L’esposizione pesarese ha anche un’altra peculiarità, di presentare al pubblico i diversi ” stati” delle singole opere, ossia le molteplici varianti ad acquaforte,bullino e puntasecca che, a partire dalla prima redazione, Rembrandt o i successivi stampatori hanno inserito all’interno dell’immagine. L’esposizione è accompagnata da un catalogo riccamente illustrato che contiene, oltre alle schede delle opere e introduzioni tecniche e storiche, una preziosa interpretazione inedita  dell’opera incisoria di Rembrandt, firmata dall’artista contemporaneo Luigi Toccacieli

 

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