“Populismo, demagogia e promesse impossibili, ecco come si è arrivati allo scontro in Regione tra Lega e Fratelli d’Italia”
“Populismo, demagogia e promesse impossibili, ecco come si è arrivati allo scontro in Regione tra Lega e Fratelli d’Italia”
Secondo il capogruppo regionale del Pd, Maurizio Mangialardi, “stanno emergendo tutti i nodi presenti nella maggioranza”
ANCONA – “La lettura di quanto accaduto in aula è piuttosto semplice: dopo un solo anno di governo i nodi intrecciati dalla destra durante la campagna elettorale del 2020, intrisa di populismo, demagogia e promesse impossibili da mantenere, stanno arrivando al pettine uno dopo l’altro. Ed è normale – afferma il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi, commentando lo scontro consumatosi in Consiglio regionale tra l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli sulla richiesta di aumentare la spesa per gli interventi sulla salute mentale avanzata da Fratelli d’Italia – che la crisi interna alla maggioranza si stia consumando proprio sulla sanità, settore dove i Saltamartini, i Ciccioli e tante altre figure della destra che siedono oggi nei banchi della giunta e del consiglio hanno insistito per demonizzare il centrosinistra, sfoggiando bacchette magiche “a salve” e ignorando i vincoli imposti dalla legislazione nazionale che avevano in qualche modo condizionato le scelte della precedente Amministrazione.
“Oggi scoprono che esistono leggi quadro come il “Balduzzi”, che sovrintende ai processi di razionalizzazione della sanità pubblica. Scoprono addirittura che esiste un bilancio regionale, dove se decidi di stanziare un risorse per un settore devi sottrarle ad altri. Il tutto – aggiunge Maurizio Mangialardi – mentre in Regione si moltiplicano le proteste in piazza dei medici, il Covid galoppa nelle scuole grazie anche al taglio del 50% del personale addetto al tracciamento, si negano i ristori alle Rsa, e ovviamente la riapertura dei piccoli ospedali resta una chimera. Ma anche tanti cittadini che li hanno sostenuti nel 2020 stanno scoprendo una verità, amara e dolorosa: quella di essere stati ingannati da questi prestigiatori da luna park e di aver consegnato il governo della Regione Marche a una squadra di incompetenti”.
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