Stava frequentando uno stage lo studente morto nell’incidente a Serra de’ Conti
Stava frequentando uno stage lo studente morto nell’incidente a Serra de’ Conti
SERRA DE’ CONTI – Aveva soltanto 16 anni Giuseppe Lenoci, originario di Monte Urano, in provincia di Fermo, morto questa mattina in un incidente stradale in via Fornace, alla periferia di Serra de’ Conti.
Il ragazzo si trovava a bordo di un furgone – un Ford Transit – di un’azienda di termoidraulica nella quale stava effettuando uno stage.
Il furgone, per cause in via di accertamento da parte dei carabinieri della Stazione di Serra de’ Conti, mentre stava percorrendo via Fornace, è finito improvvisamente in un terreno agricolo, schiantandosi contro un albero.
Alla guida del mezzo si trovava un operaio di 37 anni, sbalzato fuori dal furgone, al momento del violento impatto con la pianta. L’uomo, rimasto ferito, è stato trasportato all’ospedale regionale di Torrette, dove si trova ricoverato.
Il giovanissimo studente, rimasto vittima di questo nuovo incidente stradale, stava frequentando un corso triennale, al centro di formazione professionale “Artigianelli” di Fermo, e stava svolgendo un corso di accompagnamento al lavoro, che prevedeva una parte di lezioni in aula ed una parte pratica, con uno stage da svolgersi in un’azienda. I corsi sono organizzati da enti di formazione del territorio e finanziati dalla Regione Marche.
“La sicurezza sul lavoro deve essere sempre garantita, a maggior ragione quando sono coinvolti dei ragazzi in formazione”. E’ quanto ha affermato nel pomeriggio, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. “Credo sia urgente ritrovarci anche insieme alle Regioni per un percorso che porti ad una maggiore sicurezza in tutti i percorsi di formazione dove sono previsti contatti dei nostri giovani con il mondo del lavoro”, ha poi aggiunto Bianchi.
Un incidente che scatena le polemiche. Ed anche “il Partito Comunista delle Marche esprime le proprie condoglianze alla famiglia del giovane morto nell’incidente stradale durante uno stage lavorativo a soli 16 anni.
“Vogliamo ribadire che questi incidenti – scrive in una nota il segretario provinciale di Fermo del Partito Comunista, Filippo Pannelli – non sono frutto della sfortuna, ma sono responsabilità diretta della classe politica italiana. Il progetto di alternanza scuola lavoro è infatti una pratica vergognosa che toglie ai giovani la possibilità di formarsi adeguatamente come cittadini e li educa ad un mondo di sfruttamento sul lavoro.
“Solo poche settimane fa un altro studente aveva perso la vita a soli 18 anni, Lorenzo Parelli. Ma nessun politico – a partire dal ministro Bianchi – ha preso in considerazione le richieste dei numerosi studenti scesi in piazza.
“Come Partito Comunista e Federazione della Gioventù Comunista avevamo manifestato in numerose piazze d’Italia (ad Ancona il 5 febbraio) in appoggio agli studenti che sempre in maggior numero si ribellano a questo modello di società.
“L’ennesima morte sul lavoro che va ad aggiungersi ai 1400 morti sul lavoro del 2021, 700 dei quali nel tragitto casa – lavoro, resa in questo caso ancora più inaccettabile dal fatto che la vittima è un ragazzo di soli 16 anni che non avrebbe dovuto trovarsi in quel posto ma in un’aula.
“Come Partito Comunista – conclude Filippo Pannelli – ribadiamo pertanto che ci sono precise responsabilità politiche (con nomi e cognomi, nonché sigle politiche e sindacali). Vogliamo che il progetto alternanza scuola lavoro venga immediatamente abolito, così come tutti i progetti di formazione professionale che forniscono manodopera gratuita ad aziende private”.
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