Ad Ancona un flash-mob per dire no al business della maternità surrogata
Ad Ancona un flash-mob per dire no al business della maternità surrogata
ANCONA – I responsabili, per le Marche, del Dipartimento Pari Opportunità Famiglia e Valori Non Negoziabili di Fratelli d’Italia, hanno organizzato in piazza Cavour, ad Ancona, un flash-mob per dire no al business della maternità surrogata e per dire no all’utero in affitto che rappresenta la mercificazione del corpo femminile e lo svilimento della maternità.
Un momento speciale e importante per la vita di ogni donna, che custodisce una nuova vita, non può essere identificato – è stato detto nel corso della manifestazione ad Ancona – come il processo di creazione di un prodotto. I bambini non sono una merce.
In Italia la maternità surrogata è reato, ma purtroppo assistiamo ad un numero sempre maggiore di persone che si recano all’estero per ricorrere a questa pratica.
Emblematico quanto accadrà a Milano, al Salone della fertilità, dal titolo “Un sogno chiamato Bebè”.
Fratelli d’Italia, già nel 2018, ha presentato una proposta di legge per identificare l’utero in affitto come un reato universale: donne e bambini infatti non si vendono.