L’editore presuntuoso, un interessante saggio-manuale
L’editore presuntuoso, un interessante saggio-manuale
di TIBERIO CRIVELLARO
Sandro Ferri in “L’editore presuntuoso” (E/O Ed. ) è anche il fondatore dell’omonima editrice romana, assieme alla moglie Sandra Ozzola, (coadiuvato dalla figlia Eva e col valido supporto di Gabriella Fago alle pubbliche relazioni) pubblica ciò che definisco un saggio-manuale. Le Edizioni E/O si avvalgono, in sede, d’una decina di collaboratori. Non ne avevo mai parlato, ma trovo qui lo spunto. É meritevole che questa editrice (ne scrivo per introdurre la lucida analisi del libro), và considerata tra quelle “piccole”; ma tuttavia, non essendo un colosso editoriale è presente in tutte le librerie italiane. Mi pare etico lodare questo drappello; pochi, seri, ben organizzati con un ampio catalogo di grandi autori italiani ed europei, ma anche a livello mondiale. Partiti storicamente con Christa Wolf, ora celeberrima, e il “colpaccio” con Alice Sebold.
Hanno “lanciato” Massimo Carlotto, principe del giallo-noir italiano, Roberto Tiraboschi, Elena Ferranre, Lia Levi, Carlo Mazza, Sacha Naspini, ecc… autori europei calibro 90, quali: Muriel Barbery (L’eleganza del riccio), Eric-Emmanuel Schmitt, Michel Bussi, Mathias Enard, Hervé Le Corre e altri ancora. Oltre Europa autori, tra i quali: Ahmet Altan, Catherine Chdgey, Michel Déon, Santiago Gamboa, Yshai Sarid, Iwaki Kei, Tanto per citarne alcuni. Con esemplari traduttori tra i quali Alberto Bracci Testasecca. Ma anche (che peccato!) la meno fortunata serie di “Sanantonio” del grande scrittore belga Frederic Dard, grande amico del papà di Maigret. Andiamo col succo del “manualetto-consigliori” non prima di raccomandarvi: se avete, nel segreto della vostra cameretta, in quel nascosto cassetto, un manoscritto che sognate di pubblicare, leggete i consigli di Sandro Ferri, il quale ci racconta tante storie di editori di successo ma anche di quelli naufragati, nel mare dei “resi”, anche per “arroganze”.
Tra i capitoli a tema segnalo quelli di un diario di esperienze vissute intorno la difficile pratica del mestiere che esorta, consiglia, soprattutto i giovani che si avventurano nel magma, di non cadere prede della miriade piccoli editori-stampatori che non vi promuoveranno i libri; in realtà l’interesse è quello di un anticipato e lauto guadagno chiedendovi circa 2.000 Euro in copie, se vi va bene. Un paio di esempi: la CLEUP di Padova (con valente passato storico) ancora si fregia del titolo di Editrice Universitaria, ma in realtà è un mega stampatore. Persino i Prof universitari pagano in anticipo, salvo poi rifarsi con i loro studenti obbligati a comprare il libro se vogliono passare gli esami. L’altra: Gruppo Albatros – Il Filo, organizzati con un marketing “canaglia” assai menzognero, affatto presente nelle librerie.
A dir loro, sono conosciutissimi e apprezzati in Europa! Mentre tra i grandi gruppi editoriali, il gruppo Mondadori. Se non fosse per alcuni autori pregevoli, il resto è destinato al macero o svenduto nei mercatini; nella poesia, (al passato), brillava la Collana “Lo specchio” dei Montale, gli Ungaretti, i Zanzotto, i Porta, i Bigongiari, Luzi e tanti altri, ora è diventata “la collana della spocchia”, curata da un paio di “pinocchi” (uno di loro mediocre poeta) che pubblicano e ripubblicano gli stessi nomi (loro amici?), tra cui uno noto per scopiazzare dagli “allievi” o dove capita. Collana che non vende più, avendo asfissiato gli amanti della poesia. Pubblicare certi giovani autori di talento? Perché mai, cosa potrebbero offrire in cambio ai loro presunti interessi?
Il vecchio Arnoldo si rivolta nella tomba. Un consiglio a favori di un paio di piccoli editori seri: Book Editore di Massimo Scrìgnoli (fine poeta) e Di Felice Edizioni, la quale proprietaria, Valeria Di felice (tuttofare) decide di pubblicare a zero spese per l’autore, quelle raccolte o libri meritevoli, nella sua criticità di valente poetessa. Una vera mosca bianca tra le migliaia di fastidiosi moscerini. Segnalo inoltre, positivamente, “La nave di Teseo” fondato da Umberto Eco, ricca di titoli di qualità. In barba a quel selvaggio marketing italiano spesso rovina di tante editrici, precisa Sandro Ferri. Con questa modalità anglo-americana pure Amazon, in Italia è in netta perdita, Ferri consiglia anche di prendere le distanze (vale per autori e case editrici) dai nostri agenti letterari, i quali vengono prima i loro tornaconti.
Trovato un autore di talento, usano imporre o addirittura mettere all’asta l’opera, giudicandola come sicuro successo. C’è l’ombra del fallimento quando cominciano a girare grandi cifre.
A chi interessa, consiglio di investire i pochi 10 Euro in libreria. Di notevole interesse la storia di alcuni editori che hanno creduto a tanti autori del passato e presenti. Un esempio è quello di Gian Giacomo Feltrinelli, ma anche di Marcos y Marcos e Passigli. Di Ferri, ritornando al discorso, vi consiglio alcuni dei capitoli nel suo libro che contemplano risposte a tante domande: “I colpevoli”; “Sul marketing”; “L’omicidio letterario”; “La scalta dei nostri libri”; “L’oscuro oggetto del desiderio”; “Crescere, crescere”; “Voglio l’America”; “Una polemica amichevole” e “Pillole di saggezza per i futuri editori-soggetto”. Pare che Sandro Ferri voglia mettersi a “riposo”. Personalmente non ci credo.
SANDRO FERRI
L’EDITORE PRESUNTUOSO
E/O Edizioni