Festeggiata la ventesima giornata nazionale dell’Unitalsi / Video
Festeggiata la ventesima giornata nazionale dell’Unitalsi / Video
di MASSIMO CORTESE
ANCONA – Sabato e domenica, in alcune chiese e piazze d’Italia, l’Unitalsi ha offerto delle piantine di ulivo. Un’iniziativa organizzata per raccogliere le offerte a favore dei pellegrinaggi con gli ammalati.
L’iniziativa ha coinvolto anche la sottosezione della diocesi di Ancona- Osimo, precisamente le realtà di Ancona, Osimo, Falconara, Castelferretti, Agugliano, Offagna, ecc., come è documentato dalle fotografie allegate. I volontari dell’Associazione sono rimasti colpiti dalla generosità delle offerte, un segno tangibile del riconoscimento dei valori portati avanti dall’Associazione.
L’Unitalsi – acronimo di Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali – è nota per l’organizzazione dei viaggi degli ammalati, esperienza che nasce, circa un secolo fa, con il treno bianco, il mezzo grazie al quale migliaia di pellegrini hanno potuto raggiungere i grandi santuari internazionali.
Non tutti, però, conoscono la curiosa vicenda legata alla nascita dell’Associazione: tutto prese avvio dalla proposta di un viaggio al santuario di Lourdes, rivolta, nel 1903, ad un giovane benestante, costretto dalla malattia a muoversi con la carrozzina. Giovanni Battista Tomassi – questo il nome del giovane – aveva deciso di uccidersi con un colpo di pistola presso la Grotta di Lourdes, qualora non avesse trovato la guarigione, deciso a commettere, dunque, un chiaro atto contro Dio e la Chiesa. La guarigione non ci fu, ma Giovanni Battista trovò la serenità prodotta dalla conversione. Questa esperienza convinse il giovane ad abbandonare il suo proposito e a dar vita all’Associazione, come egli stesso raccontò al direttore spirituale del pellegrinaggio, il vescovo Mons. Giacomo Radini Tedeschi, alla presenza del suo segretario, don Angelo Roncalli, che molti anni dopo diventerà papa Giovanni XXIII.
L’Unitalsi ha, dunque, una storia ultracentenaria. Ogni anno da tutte le regioni d’Italia partono decine di treni bianchi alla volta di alcuni importanti Santuari mariani.
L’opera dei volontari nella cura dei pellegrinaggi rimane sempre un’emozione grandissima, che si rinnova ogni volta in viaggi nei quali la vita trionfa sul dolore, fra speranze e preghiere.
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