Il ritorno di Paolo Vismara si proietta in “Univeros”
Il ritorno di Paolo Vismara si proietta in “Univeros”
di TIBERIO CRIVELLARO
Dopo “Universo interno” il ritorno di Paolo Vismara si proietta in “Univeros” (Manni Editore), romanzo “visionario” e onirico-psichedelico nel concetto di un suo personale filosofare.
Con l’arte del pensiero si spinge verso “l’oltre” di cui nulla sappiamo se non nelle fantasticherie. Una storia scritta con quella dotata raffinatezza dell’ultimo romanzo. Vismara ritorna verso la notte dei tempi, quelli della mente dove, ora, le manipolazioni neoliberiste di assurda e pericolosa realtà ormai semi-virtuale stagnano, nella migliore delle ipotesi, in un reale filtrato che resta conservatore, privato dalle omologazioni (direbbe Roland Gori) ostacolando scintille scientifiche che permettono di proiettarsi all’infinito, o quantomeno, in particolare, verso la quantistica, alla fisica, ingredienti che portarono Einstein all’invenzione del secolo scorso creduta impossibile.
Si può affermare che il romanzo di Vismara abbia le caratteristiche non virtuali dell’ironia, ma anche dell’apparente nonsense tra giochi verbali fino a incarnare un sottile erotismo, narrante(?), a stimolare la riflessione psichica, pensiero manifesto tipico del desiderio all’astrazione. L’autore afferma che sillabe + sillabe portano alla “lettera” nella parola da sempre proiettata verso l’universo delle immagini, come fa l’arte visiva, quella dell’antica paro’l, e verso il sostantivo, ma anche quello della musica che silenziosamente l’universo trasmette. A patto che sordità e cecità non intacchino i sensi. Sopra tutto il famoso “sesto” quello che l’artista trasmette metonimicamente. Il titolo è un doppio senso significante l’universalità anche attraverso la funzione dell’eros, dell’erotismo, quello non “clinico”.
Nella vostra libreria preferita trovate il soggetto di cui scrive Vismara; un universo di cose, causa per questione di…sapere. Per cui fate i curiosi leggendovi “Univeros”. E non chiedetemi nulla sui protagonisti. Oggi non sono in vena.
PAOLO VISMARA
UNIVEROS
Manni Editore
