“Raccontami una storia”, a Fabriano le memorie dei cartai e delle loro famiglie
“Raccontami una storia”, a Fabriano le memorie dei cartai e delle loro famiglie
di DANIELE GATTUCCI
FABRIANO – La Fondazione Fedrigoni Fabriano lancia “Raccontami una storia”, per raccogliere le memorie dei cartari e delle loro famiglie e farne un progetto artistico. Saranno scelti 12 narratori, di tutte le età: con le loro storie, i loro volti e le loro voci, a giugno diventeranno i protagonisti di altrettante videointerviste e serie fotografiche.
Chiara Medioli Fedrigoni: “Aprire le porte per accogliere creativi da tutto il mondo è per noi un’importante occasione per far vivere un’esperienza unica nei luoghi originari della tradizione cartaria”
Racconti, testimonianze, emozioni: il rapporto tra i fabrianesi e le Cartiere protagonista della Residenza d’Artista 2022 di Fondazione Fedrigoni Fabriano
Comincia domani “Raccontami una storia”: fino al 15 maggio tutti i cartari, le cartare, i loro figli e nipoti potranno condividere ricordi e aneddoti, visitando il sito o chiamando un numero dedicato. A giugno, 12 storie e i loro narratori diventeranno altrettante serie fotografiche e videoracconti ambientati negli spazi antichi della carta, ora dismessi. A rianimare quei luoghi saranno Brahmino, fotografo e storyteller, e l’architetto Giuseppe Ricupero,
che ne darà una nuova interpretazione, con la libertà di un progetto artistico. I lavori saranno in mostra a Novembre
Raccontare l’identità del territorio di Fabriano attraverso le memorie dei cartari, delle cartare e di chi è legato, magari grazie alle storie dei genitori o dei nonni, ai luoghi antichi della carta, di cui immaginare anche un uso contemporaneo e nuove, possibili funzionalità: è questo il cuore di un progetto artistico che vuole da un lato raccogliere e salvaguardare le preziose testimonianze della comunità di Fabriano, dall’altro proiettare la creatività nel futuro e dare una nuova interpretazione degli spazi dismessi.
Il Complesso Storico delle Cartiere Miliani Fabriano e gli abitanti della “città della carta”, che condividono lo stesso destino da generazioni, saranno tra i protagonisti della Residenza d’Artista 2022, promossa dalla Fondazione Fedrigoni Fabriano in collaborazione con FABRIANO.
Da domani, 19 aprile, fino al 15 maggio tutti i fabrianesi potranno partecipare a “Raccontami una storia”, una “call to action”, cioè una sorta di concorso in cui ciascuno potrà riferire una testimonianza, un aneddoto anche di famiglia, un’emozione che lo lega agli stabilimenti delle Cartiere.
Per partecipare basta compilare il modulo online che si trova sul sito www.fondazionefedrigoni.it, o telefonare allo 0732 702464 nei giorni feriali dalle 9 alle 13.
Saranno scelti 12 narratori, di tutte le età: con le loro storie, i loro volti e le loro voci, a giugno diventeranno i protagonisti di altrettante videointerviste e serie fotografiche, realizzate da Brahmino – al secolo Simone Bramante, fotografo e storyteller assai noto su Instagram – proprio all’interno di alcuni locali normalmente non accessibili e riaperti solo per questa occasione, come la sala macchine, il reparto confezioni e il reparto impasti. Gli stessi spazi saranno oggetto del lavoro di ricerca dell’architetto Giuseppe Ricupero, che realizzerà vari schizzi e disegni immaginandone un uso contemporaneo. Entrambi vivranno immersi nel mondo della carta, dal 6 al 17 giugno nella Residenza di Fabriano, e daranno vita a un racconto a due voci sull’inscindibile rapporto tra le Cartiere e la loro gente.
“Un forte legame unisce i territori fabrianesi e le sue comunità alla produzione della carta da oltre settecentocinquanta anni – conferma Chiara Medioli Fedrigoni, presidente Fondazione Fedrigoni Fabriano -. Aprire le porte dei nostri spazi per accogliere artisti e creativi da tutto il mondo è per noi un’importante occasione per far vivere un’esperienza unica nei luoghi originari della tradizione cartaria, dare la possibilità di lasciarsi trascinare dall’ispirazione per ideare, creare, sperimentare e approfondire la conoscenza della carta e dei suoi segreti”.
Residenza d’Artista è infatti un progetto pensato per ospitare, nei territori in cui ha avuto origine la plurisecolare tradizione cartaria, creativi e artisti che ogni giorno usano, interpretano e sperimentano ogni genere di carta, come esperienza immersiva e d’ispirazione per le loro opere. Fabriano ha così accolto negli anni un’importante squadra di talenti: da David Gentleman nel 2018 a Umberto Giovannini, Maria Pina e Gianna Bentivegna, Anusc Castiglioni, Massimo Zanelli e Nick Morley nel 2019, fino a Alberto Madrigal, protagonista dell’edizione 2021.
Oggi, il testimone viene raccolto da Brahmino e Ricupero: il primo riunirà in una sorta di racconto per immagini i volti, le voci, gli sguardi e i gesti di tutti coloro che hanno collaborato a ricostruire una grande memoria della tradizione cartaria fabrianese, il secondo raccoglierà le idee per cercare un senso comune e una nuova interpretazione degli spazi dismessi della Cartiera, con la libertà di un progetto artistico, individuando le aree di maggiore interesse. Le fotografie e i video di Brahmino e le interpretazioni architettoniche di Giuseppe Ricupero confluiranno in una esposizione durante la XXI Settimana della Cultura d’Impresa nel novembre 2022.
Simone Bramante, alias Brahmino, è un direttore creativo e fotografo italiano il cui lavoro si focalizza sul catturare emozioni, stile e colori attraverso le sue storie, sviluppando progetti personali e commerciali incentrati su uno stile narrativo unico e onirico. È stato finalista al Sony World Photographty Awards 2020 con Textured Recipes. I suoi lavori sono stati esposti in mostre a Los Angeles, San Francisco, Parigi, Minsk, Milano e attualmente è in mostra a Bergamo con la collettiva ‘100 Fotografi per Bergamo’ e al Wunderkammer GAM di Torino per contribuire al Fondo straordinario Covid-19 di UGI Onlus.
Giuseppe Ricupero, nato a Siracusa nel 1990, è architetto e dottorando presso l’Università Iuav di Venezia nel gruppo di ricerca “Internazionale di Architettura Villard d’Honnecourt”. Si laurea nel 2019 esaminando il ruolo contemporaneo della monumentalità in Italia. Negli ultimi anni ha intrapreso collaborazioni con diversi artisti e istituzioni pubbliche e private di arte contemporanea come la Fondazione del paesaggio Radicepura (Catania), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), La Biennale di Venezia, Museo di Villa Croci (Genova), MAXXI (Roma).