Roberto Michilli ci racconta la rivolta decabrista
Roberto Michilli ci racconta la rivolta decabrista
di TIBERIO CRIVELLARO
Pochi sanno della rivolta decabrista nella Russia di due secoli fa. “Decabrista” perché coloro che la mossero (conti, baroni, ufficiali, giovani idealisti e principi, persino) decisero di iniziarla nel dicembre del 1825.
Roberto Michilli, storico, ce la riassume in 700 pagine in “14 dicembre 1825 – La rivoluzione immobile – Il racconto della rivolta decabrista” (Di Felice Edizioni).
Una quanto mai incredibile rivolta messa in atto non da un popolo oppresso, ma da una classe più che agiata, se non ricca. Mai rivoluzione fu più disinteressata. All’epoca c’erano fermenti rivoltosi e moti in Gran Bretagna e in alcuni Stati europei. I decabristi erano per lo più esponenti del mondo finanziario-commerciale, della nobiltà, dell’esercito, di studenti, poeti, scrittori, e artisti che ambivano a istituire una diversa politica innovativa, un movimento che si ingrossava contro lo strapotere dello zar (alimentato anche da una classe di cultura “romantica”).
Un’interiezione al contrario. Dalla rivoluzione di ottobre, dopo Stalin e altri, ora un nuovo zar, Putin. Il quale sembra si senta “rifiutato” dall’ Europa e dagli Stati Uniti; non accolto. Anche se la Russia ha avuto grandi scrittori, poeti, musicisti e artisti. La guerra di Putin non è solo per sete di potere. Ritornando al saggio di Michilli, la rivolta cabrista coincise proprio nel giorno in cui venne incoronato lo zar Nicola I, ma l’insurrezione venne presto soffocata in un bagno si sangue dall’esercito fedele e soprattutto dalla ferocia del cosacchi. La vendetta dello zar fu implacabile nei confronti dei capi della cospirazione; molti i condannati a morte, gli altri a perire di stenti nei gulag siberiani. Per non farla interminabile, vi consiglio, questo saggio di grande capacità narrativa e pieno di curiosità. Un esempio: a pag. 310 “la sorte di Púškin”. Il grande poeta e scrittore russo fu coi cabristi in quel 14 dicembre nella grande piazza insanguinata e, fu condannato a 20 anni di Siberia.
ROBERTO MICHILLI
14 DICEMBRE 1825 – LA RIVOLUZIONE IMMOBILE
Il racconto della rivolta decabrista
Di Felice Edizioni
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