Bevi responsabilmente, i locali delle Marche promuovono la buona movida
Bevi responsabilmente, i locali delle Marche promuovono la buona movida
Oggi è stato presentato il manifesto in 7 punti, cuore del progetto ideato da Fipe-Confcommercio in collaborazione con l’Associazione Nazionale Magistrati
ANCONA – Secondo l’ultima relazione annuale del Ministero della Salute “l’approvvigionamento di bevande alcoliche non ha conosciuto pause durante il lockdown, con il rafforzamento di nuovi canali alternativi e meno controllati anche rispetto al divieto di vendita a minori”. Un’emergenza nell’emergenza sulla quale ha giocato un ruolo non di poco conto la chiusura dei Pubblici Esercizi, luoghi tradizionalmente più sicuri e controllati anche per il consumo di bevande alcoliche. Per questo Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, in collaborazione con l’Anm, l’Associazione Nazionale Magistrati, ha deciso di consolidare il proprio impegno a favore della buona movida e contro l’abuso di alcol, in particolare tra i giovani, portando il progetto “Bevi Responsabilmente” nelle principali città della penisola.
Oggi è stato il turno di Ancona, con il Direttore Generale Confcommercio Marche e Marche Centrali Prof. Massimiliano Polacco, che ha illustrato l’iniziativa nel corso di un incontro che si è tenuto presso la Sala Giuseppe Orlando della Sede Confcommercio Marche e Marche Centrali. Le conseguenze di un bere male sono arrivate sin dall’introduzione dell’evento, coordinato e moderato dal Direttore Generale Fipe – Confcommercio Roberto Calugi, di Enzo Chionne, delegato Fipe Confcommercio Marche Centrali che ha portato, oltre i saluti di rito ai convenuti, la propria esperienza di titolare di un bar che ha subito danni al proprio locale, durante l’orario di chiusura, per mano di persone ubriache. Una testimonianza che ha portato l’evento subito sui temi più caldi, toccati anche dal Prefetto Darco Pellos: “Quando sono arrivato qui – le sue parole –, a maggio del 2021, il quadro era più problematico mentre oggi abbiamo un orizzonte migliore. Sono stati individuati i responsabili e la situazione è più sotto controllo.
I risultati ottenuti sono arrivati grazie ad una strategia condivisa attraverso una risposta di sistema che è passata e deve continuare a muoversi attraverso la repressione, l’educazione e la collaborazione”. Il Presidente FIPE Confcommercio Marche Centrali Moreno Cedroni, assente a causa di impegni istituzionali, ha tenuto comunque a presentare la propria posizione: “Bevi Responsabilmente è un progetto che ci piace. Come sempre la nostra categoria vuole promuovere il rispetto della legalità e la cultura della buona accoglienza e del buon divertimento. Come ogni percorso ambizioso, da soli non si va da nessuna parte ed ecco perchè FIPE Confcommercio in sinergia con l’ANM e con le forze dell’ordine vuole promuovere l’educazione del “bere” in maniera consapevole ed una movida che sia “sana” per i nostri figli e per i nostri giovani. I pubblici esercizi possono essere luoghi dove promuovere un divertimento virtuoso!”
L’assessore regionale Antonini ha sottolineato: “La sensibilità e la praticità di un’iniziativa che si aggiunge a tante azioni di sensibilizzazione e mediazione utili ad interpretare al meglio un fenomeno che può essere molto pericoloso”. Molto soddisfatto dei temi affrontati anche il Presidente Camera di Commercio Unica delle Marche Gino Sabatini: “E’ un bellissimo convegno che vuole trattare una problematica molto diffusa che va affrontata insieme anche tramite azioni di condivisione come queste”. Nel dettaglio del fenomeno è entrato Francesco Rebuffat dell’Area Legale, Legislativa e Tributaria Fipe che ha diffuso alcuni dati importanti, in particolare sul consumo di bevande che è in crescita: “In dieci anni, tra il 2010 e il 2020, c’è stata una crescita sul consumo fuori pasto del 31,7% del 18,5% per quanto riguarda i giovanissimi cioè 11-17 anni”.
A fronte di questi valori, il lavoro delle categorie e le importanti sinergie come quella di Fipe Confcommercio con l’ANM rappresentata da Maria Letizia Fucci Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Pesaro che ha ricordato in particolare le norme legate all’abuso di alcol e alle possibili conseguenze a livello stradale: “I neo patentati – ha detto -, hanno forse una maggiore attenzione mentre tra i trenta e i cinquant’anni abbiamo un aumento esponenziale della guida in stato di ebbrezza”. La Fucci è poi entrata nel merito delle norme legate alla somministrazione di bevande alcoliche ai minori e alle restrizioni previste dalla legge. Un focus molto importante cui è seguito l’intervento del Direttore Generale Confcommercio Marche e Marche Centrali Prof. Massimiliano Polacco che ha parlato delle norme regionali sulla vendita di alcolici e delle ordinanze emanate dai comuni di Ancona, Macerata, Sirolo, Jesi e Osimo, sottolineando che “hanno funzionato le collaborazioni e le sinergie per tranquillizzare il territorio come quello di piazza del Papa dove c’erano state delle criticità. Ora vogliamo, anche con iniziative come queste, creare una nuova cultura del bere per sensibilizzare e contenere certe problematiche”.
L’obiettivo è dunque realizzare una sorta di modello Marche che passi per intese e collaborazioni, come ha spiegato il Questore di Ancona Cesare Capocasa, “che si innestano in un contesto di incertezza e in un momento nel quale c’è una forte domanda di sicurezza. A questa necessità dobbiamo rispondere con un approccio che punti soprattutto sulla prevenzione con una azione integrata che coinvolga tutti i vari settori della società. E’ necessaria un’azione d’insieme, un’azione corale che abbiamo già intrapreso e che dobbiamo continuare a perseguire essendo presenti e presidiando il territorio”. Una sfida accettata anche dagli imprenditori come Gabriele Tombari, Presidente del SILB Confcommercio Marche Centrali (Sindacato Italiano Locali da Ballo), titolare della discoteca Megà di Senigallia, che ha lanciato un grido d’allarme sui rischi sociali del momento da affrontare cercando “un vivere più a misura d’uomo, da ricercare insieme per dare ai nostri ragazzi la possibilità di divertirsi in semplicità e sicurezza”. Anche Romano Montagnoli Presidente del SIB Confcommercio Marche (Sindacato Italiano Balneari), a conclusione dell’evento, ha spiegato come a certe problematiche legate ai rischi della movida bisogna rispondere “con azioni unitarie”.
Durante la presentazione del progetto, è stata rilanciata la necessità di stipulare un vero e proprio Patto tra imprese, associazioni e istituzioni locali pensato per promuovere una convivialità sana e consapevole. Un Patto espresso in un Manifesto che con questi 7 punti raccoglie le regole per contrastare la mala movida:
- Contrastare ogni forma di abusivismo
- Vietare il consumo serale di bevande alcoliche in strade e piazze
- Utilizzare prodotti di qualità
- Favorire il consumo di bevande alcoliche all’interno dei locali e dei dehors
- Formare il personale su un servizio responsabile
- Promuovere l’abbinamento tra cibo e il consumo di bevande alcoliche
- Vietare la vendita di sera di bevande alcoliche
Buone pratiche per costruire progetti sulle esigenze specifiche diverse realtà territoriali e urbane. E proprio questa sarà la sfida del futuro: disegnare regolamentazioni su misura per ciascuna città italiana ma con l’obiettivo comune di contrastare l’abusivismo commerciale, la diffusione di alcol a basso costo, contenere il dilagare dei rifiuti, favorendo, quindi, il consumo all’interno dei locali o nei dehors.
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