La Fondazione Carifac ha presentato a Fabriano il Polo culturale polivalente Zona Conce
La Fondazione Carifac ha presentato a Fabriano il Polo culturale polivalente Zona Conce
di DANIELE GATTUCCI
FABRIANO – Sapere, conoscere ma anche saper fare: in poche parole il piacere o meglio l’importanza di comprendere il valore di una eccellenza come il Polo Culturale Polivalente Zona Conce. Realtà dalla essenza unica che è stata offerta alla città dal presidente della Carifac Arte, Paolo Santi, nel corso di un pomeriggio riassumibile in quattro parole chiave: Fare Arte, Fare Carta, Fare Formazione, Fare Zona.
“Il Polo Culturale Polivalente Zona Conce – ha spiegato Santi in apertura di incontro – è il frutto di un pluriennale progetto di rigenerazione urbana che ha completamente riqualificato una zona per lungo tempo dismessa di Fabriano. Il Polo è inserito nel suggestivo contesto delle ex concerie di Fabriano, un luogo anticamente dedicato alla concia delle pelli e per questo localizzato in prossimità del fiume Giano. Locali che rivivono oggi come luogo di incontro e aggregazione, dedicato alle molteplici forme del fare artigiano”.
Da questa premessa, entriamo nel merito della prima parola chiave che ha avuto in Arianna Bardelli, una esemplare e preparatissima guida: Fare Arte. La Bardelli, ha illustrato il primo piano del Polo Culturale Polivalente Zona Conce che ospita il Museo Ruggeri Mannucci, con una ricca esposizione permanente di 70 opere dei due artisti fabrianesi, vissuti nella prima metà del secolo scorso. Passando al piano terra, ha parlato di un fornito bookshop che propone al pubblico una variegata selezione di prodotti artigianali in carta e di pubblicazioni d’arte. Da ultimo, come evidenziato da Santi, altro fattore non certo di poco conto, il museo accoglie mostre temporanee di diversi artisti.
La seconda parola chiave è stata Fare Carta, e qui un altro magnifico interprete è stato il mastro Cartario Federico Salvatori. “La cartiera storica – ha detto – è aperta al pubblico per dimostrazioni sulla fabbricazione della carta a mano e della filigrana, ma ospita anche workshop per appassionati e corsi di formazione per chi vuole trasformare la passione per la carta e la filigrana nel proprio mestiere”. Già grande mestiere, esperienza ma soprattutto grande passione nel formare e produrre manualmente un foglio di carta che soltanto un mastro cartario come Salvatori ha la capacità di trasmettere, dimostrando praticamente come avviene la magia di fabbricare un foglio di carta filigranata, incantesimo ed emozione che Salvatori ha trasmesso a chi si è voluto cimentare nella produzione di questo straordinario supporto culturale di acqua e cellulosa.
Come detto Fare Formazione, l’altro termine che caratterizza il Polo Culturale, dotato oltre a tutto quel valore di cui s’è sopra detto di un’aula multimediale attrezzata con postazioni di ultima generazione e videowall, a disposizione per incontri di formazione e lezioni.
Infine Fare Zona. “Il dehors del Polo Culturale – ha evidenziato il presidente di Carifac Arte – con le sue eleganti sedute minimal lungo il corso del fiume e il murales antistante, realizzato dall’artista sardo Tellas insieme agli studenti del Liceo Artistico E. Mannucci di Fabriano, offre al pubblico un ideale luogo dove rilassarsi. La presenza del ristorante/take away Deba Sushi aggiunge occasioni per momenti di piacevole convivialità”.
Riassumendo l’interessante giornata di presentazione va percorsa con il suo articolato e coinvolgente programma iniziato con visita guidata al Museo Ruggeri Mannucci condotta da Arianna Bardelli, proseguito con la dimostrazione di fabbricazione a mano della carta con un mastro cartaio come Federico Salvatori, conclusa con una apericena buffet a cura di Deba Sushi.