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Marche protagoniste anche quest’anno alla Borsa del Turismo di Milano

Marche protagoniste anche quest’anno alla Borsa del Turismo di Milano

MILANO – Si è aperta questa mattina l’edizione 2023 della Bit, il principale appuntamento fieristico nazionale dedicato al turismo, in programma da oggi fino al 14 febbraio alla Fiera Milano City.

A dare il benvenuto ai 50 operatori turistici marchigiani sono stati il presidente della Commissione consiliare Turismo, Andrea Putzu e il direttore di Atim, l’Agenzia regionale per il turismo e l’internazionalizzazione, Marco Bruschini, i quali hanno poi lasciato all’assessore regionale alla Cultura, Chiara Biondi, il compito di illustrare il cartellone delle iniziative e dei principali eventi culturali dell’anno con la partecipazione dei soggetti organizzatori del territorio.

Accanto all’assessore Biondi erano presenti Katiuscia Cassetta, presidente del Consorzio Marche Spettacolo; Andrea Agostini, presidente della Fondazione Marche Cultura. Ha portato i suoi saluti con un video messaggio l’onorevole Giorgia Latini, vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati.

“La Cultura – ha detto Biondi – è essenziale per il settore turismo, da sempre rappresenta un ottimo attrattore per le città e luoghi caratteristici. In questo senso, le grandi mostre e i grandi eventi culturali sono da sempre uno dei cuori pulsanti della produzione culturale e questa strada deve essere intensificata ulteriormente. Deve essere rafforzato l’asse cultura e turismo con la creazione e promozione di eventi dalla doppia valenza. Questa presenza alla BIT di Milano è anche un modo per ribadire che con la cultura si fa economica e si genera sviluppo”.

Tra gli eventi in calendario, fino al 26 febbraio prossimo sarà possibile partecipare alle iniziative del Grand Tour Cultura. Gli istituti culturali delle Marche: musei, archivi e biblioteche, proporranno al pubblico incontri, eventi, percorsi, mostre, laboratori didattici, concorsi, video, concerti, spettacoli, workshop, diventando così spazi accoglienti e d’incontro.

L’assessorato alla Cultura della Regione Marche e la Fondazione Marche Cultura, in collaborazione con il MiC Direzione Regionale Musei Marche e il Coordinamento Regionale Marche di ICOM Italia, promuoveranno anche quest’anno Grand Tour Musei Marche, Giornata Internazionale dei Musei.

Tra i principali appuntamenti in calendario, quello con il Festival MArCHESTORIE. Il Festival, organizzato da Regione Marche, assessorato alla Cultura, con la collaborazione di Fondazione Marche Cultura e AMAT, intende valorizzare i borghi e il loro patrimonio storico, artistico e architettonico, attraverso il recupero di leggende, storie, miti, aneddoti, figure storiche o mitologiche del territorio. L’assessorato alla Cultura, inoltre, promuove e sostiene la candidatura dei “Teatri Storici delle Marche”, già inseriti nella lista propositiva, come parte del Patrimonio Unesco in quanto essi costituiscono un insieme unitario, un fenomeno pressoché unico per il loro numero e l’uniformità di diffusione in relazione ad un contesto territoriale circoscritto, oltre che per i caratteri architettonici dei singoli edifici che lo compongono come “sito seriale” anche per la sinergia che essi instaurano con i centri storici dei quali si pongono spesso come fulcro vitale.

Anche per lo spettacolo dal vivo il 2023 si prospetta un anno ricco di eventi. Esperienze di teatro italiano e internazionale, nuovi linguaggi della ricerca, danza, lirica, musica e circo contemporaneo.

Nel corso della giornata sarà infine dedicato uno spazio alla presentazione di Pesaro, che è stata scelta come capitale italiana della cultura 2024. A parlare delle iniziative in programma sarà il sindaco della città, Matteo Ricci. La Natura della Cultura è il tema con cui Pesaro è stata proclamata Capitale italiana della cultura. La Città ha dichiarato di voler esplorare con i suoi cittadini i legami tra arte, natura e tecnologia che sono alle base di un nuovo concetto di cultura diffusa, inclusiva, partecipata, sostenibile e in costante dialogo con l’ambiente.

Tutto questo trova spazio in un programma di attività che prende avvio nel 2023 e si estende fino al 2025, con il suo naturale apice nel 2024, anno di Pesaro Capitale: un programma composito, costituito da molteplici progetti che coinvolgono cittadini, enti, associazioni, artisti nazionali ed internazionali, proiettandosi sul territorio dei 50 Comuni della provincia, dall’Appennino all’Adriatico.

IL PROGRAMMA DELLO SPETTACOLO DAL VIVO

Il Consorzio Marche Spettacolo coordina questa rete e ne promuove le attività, consultabili sul portale marchespettacolo.it. Mai come quest’anno il Teatro dimostrerà la propria multidisciplinarietà, intersecando la prosa con il teatro ragazzi, il musical, il circo e la danza. Oltre alle stagioni teatrali organizzate da AMAT – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, meritano particolare attenzione la stagione di prosa al Teatro Misa di Arcevia (AN) e la rassegna teatrale “Tra Amore e Follia” al Teatro Comunale di Montecarotto (AN), entrambe curate da Teatro Giovani Teatro Pirata; la Stagione di Ancona di Marche Teatro al Teatro delle Muse; le rassegne “Il Teatro” e “Donna Ridens, cabaret al femminile“ al Politeama di Tolentino (MC), in programma fino a maggio. Per tutto l’anno, l’Associazione culturale MALTE proporrà iniziative di sperimentazione drammaturgica e multilinguistica, teatro contemporaneo e di comunità, scrittura scenica, letteratura, progetti internazionali.

Anche i più piccoli godranno di un pieno coinvolgimento, grazie agli appuntamenti già in corso della 39esima stagione di teatro ragazzi di Teatro Giovani Teatro Pirata nei teatri della provincia di Ancona e alle rassegne promosse dalla Compagnia della Rancia a Tolentino “A Teatro con mamma e papà e “Gran Teatro dei Burattini”, 5 appuntamenti di teatro di animazione a fine estate.

Con l’arrivo dell’estate saranno i festival a rubare la scena. Sibyllarium farà da apripista a Fornara di Acquasanta Terme (AP). Seguiranno poi i 3 festival simbolo di Collettivo CollegaMenti: Radici – Festival di teatro al tramonto presso la necropoli picena di Sirolo (AN) e Collegamenti Festival a Senigallia (AN), che legano fotografia, letteratura, musica e arte al Teatro contemporaneo e di ricerca, e InSuasa – Festival di teatro classico.

La prima settimana di luglio, Urbino Teatro Urbano abiterà la Città ideale utilizzando il teatro come strumento vivo per ripensare lo spazio urbano, e si protrarrà fino a settembre con il Festival #PIAZZE, portando con sé un palco in legno itinerante da smontare e rimontare nelle piazze dei borghi del Montefeltro. Storici e iconici sono poi il Macerata Opera Festival, e il Rossini Opera Festival. Numerosi altri appuntamenti durante tutto l’anno, dai concerti dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo e la programmazione artistica di Wunderkammer Orchestra già in corso, passando per il Gigli Opera Festival, il festival di Villa inCanto,  culminando nei due capisaldi della Fondazione Pergolesi Spontini: il XXIII Pergolesi Spontini Festival e la 56esima Stagione lirica di tradizione.

Per la danza e il circo contemporaneo, troviamo rispettivamente Hangartfest e il Clown&Clown Festival di Monte San Giusto (MC), festival internazionale di clownerie e clown-terapia. L’indiscussa vocazione musicale della regione è espressa da Musicultura, il Master Piano Festival, la rassegna di Politeama Tolentino, Adriatico Mediterraneo festival. Non manca neppure la sinfonica, con stagioni e concerti a cura della Fondazione Orchestra Regionale delle Marche e dell’Orchestra Sinfonica Rossini. Continuano poi gli appuntamenti con i concerti proposti dall’Ente Concerti di Pesaro; il Sant’Elpidio Jazz Festival; la programmazione di concerti coordinata dall’Associazione MusiCamDo, tra cui il Premio Internazionale Massimo Urbani, la 37esima edizione del Camerino Festival, la rassegna estiva Macerata Jazz Summer e il 54esimo Macerata Jazz, i concerti di musica da camera della Stagione Concertistica 2023 di Ancona di Società Amici della Musica “G. Michelli”.

CINETURISMO, UNO STRUMENTO EFFICACE DI PROMOZIONE

All’interno della prima giornata della Bit, spazio anche al cineturismo e alla sua efficacia per promuovere il territorio. È ormai noto a tutti quanto sia influente, nella scelta di una località turistica, il condizionamento di cui è capace il prodotto audiovisivo. Grazie alle fiction televisive e al prodotto cinematografico, sono saliti alla ribalta territori, borghi, luoghi di mare e di montagna, che grazie a questo tipo di promozione, hanno raggiunto picchi molto elevati di notorietà, favorendo lo sviluppo turistico con tutto l’indotto che gli ruota intorno.

Le Regioni, sulla falsariga delle esperienze americane, hanno attivato le Film Commission come strumento strategico, proprio per attivare e sviluppare il legame tra audiovisivo e turismo. “La Fondazione Marche Cultura che ha al suo interno la Film Commission – ha spiegato Francesco Gesualdi, direttore della Fondazione Marche Cultura Marche Film Commission – è chiamata a questa opera di rilancio complessivo del sistema audiovisivo, proprio perché consapevoli di quanto questo asset sia strategico per lo sviluppo economico della Regione Marche. L’imperativo è quello di far conoscere le bellezze della regione, il legame tra cinema e turismo sarà sempre più forte e grazie alla determinazione, all’inventiva e alla laboriosità dei marchigiani, le Marche saliranno ad un altissimo livello di conoscenza in tutto il mondo”.

TURISMO FESTIVALIERO

La grave crisi delle sale cinematografiche ha prodotto negli ultimi anni un fenomeno sconosciuto. Il moltiplicarsi, specialmente in estate, dei Festival cinematografici. Si vedono i film insieme, all’aperto, si entra in contatto con attori e registi che si offrono alla platea per scambiare la propria esperienza. Questo è un fenomeno che negli anni ha prodotto una nuova forma di turismo. Appunto, il turismo festivaliero che porta gli amanti del cinema a seguire le varie proposte in tutta Italia ma è diventato anche un pretesto per andare a visitare luoghi caratteristici che ospitano queste manifestazioni. Non è un caso infatti che questi eventi difficilmente si organizzano nelle grandi città ma in luoghi cha offrono spunti particolari per sollecitare visite più approfondite.

“Anche questo – ha detto Gesualdi – vorremmo che diventasse una modalità per intercettare turisti e avvicinare al grande schermo un pubblico, il più vasto possibile”.

ACQUA ALLE CORDE

Nel corso dell’incontro è stato proiettato il video trailer “Acqua alle corde ed i luoghi di Sisto V”, un lungometraggio diretto da Paolo Consorti e girato in occasione della ricorrenza dei 500 anni dalla nascita del Papa Sisto V, tra Montalto delle Marche, Offida, Colli del Tronto, Cossignano, Grottammare e Ripatransone e realizzato con il sostegno di Regione Marche, Fondazione Marche Cultura/Marche Film Commission, MIC, Comune di Montalto delle Marche, Comune di Colli del Tronto, Comune di Offida, Fondazione Carisap, AMAT.

Il film è ispirato alle famose vicende papaline, tra queste una in particolare sul noto avvenimento dell’obelisco di Piazza San Pietro che viene riadattato e portato in una dimensione surreale, che innesca di conseguenza, imprevedibili tensioni all’interno del paese. Allo stand delle Marche era presente anche l’attrice Guenda Goria, interprete del lungometraggio.

E’ stato inoltre proiettato il trailer del documentario che è stato girato all’interno delle Grotte di Frasassi dal famoso gruppo “il Volo”. In collegamento è intervenuto il Maestro Vittorio Storaro (3 premi oscar alla migliore fotografia per Apocalypse Now, Reds e L’Ultimo Imperatore) che sta seguendo il progetto della nuova illuminazione delle Grotte per raccontare il senso di questo progetto e la capacità di attrarre turismo e visitatori.

DAL TURISMO RELIGIOSO A PADRE MATTEO RICCI

Nella prima giornata della Bit spazio ai tanti turismi che le Marche possono offrire per una molteplicità di esperienze.

Nello stand della regione, uno spazio è stato dedicato all’appuntamento con le “Nuove frontiere del turismo religioso”, un percorso che vede protagonista la rinascita del pellegrinaggio a piedi, tra spiritualità, natura e bellezza e la modalità con cui le Marche accompagnano, sostengono e valorizzano i cammini di fede, verso il Giubileo.

A parlarne sono stati il presidente Francesco Acquaroli; mons. Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata e presidente C.E.M.; Simone Longhi del Tavolo di Concertazione della Via Lauretana; Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata; Moreno Pieroni, sindaco di Loreto; fra Sergio Lorenzini, ideatore del Cammino dei Cappuccini; Maurizio Serafini, deatore del Cammino dei Francescani; Marco Bruschini, direttore ATIM.

Vicino al turismo sostenibile ma diverso da quello tradizionale, il turismo lento enfatizza una maggiore consapevolezza ambientale e rispetto per la cultura locale.

Il rilancio turistico regionale passa anche attraverso questa forma di turismo rappresentata in particolar modo dai Cammini che ogni anno attirano un numero sempre crescente di viaggiatori e pellegrini che amano spostarsi a piedi.

Tra le destinazioni privilegiate di questo turismo consapevole, vi sono i Cammini Lauretani (160 Km/7 tappe), un universo di luoghi, percorsi e memorie con al centro il Santuario Mariano di Loreto. L’Antica Via Lauretana è storicamente una delle principali vie di fede italiane ed europee che fin dal ‘300 collegava Roma a Loreto, unendo idealmente i grandi luoghi della cristianità. “Attualmente – ha detto Acquaroli – la Regione Marche sta credendo molto in questo progetto, quale strumento di rivitalizzazione e riqualificazione delle aree interne soprattutto verso quelle del cratere”.

Un altro percorso è il Cammino Francescano della Marca: lungo il tragitto, che esplora le vie percorse da San Francesco nelle Marche meridionali, si incontrano meravigliose piccole e grandi città, borghi appenninici e luoghi dalla forte spiritualità, come antichi conventi a splendide chiese gotiche e romaniche. Questo cammino si snoda in 167 km, 8 tappe, due regioni (Marche e Umbria), 16 Comuni, tra cui 13 marchigiani: Serravalle del Chienti, Muccia, Valfornace, Caldarola, Cessapalombo, Fiastra, San Ginesio, Sarnano, Amandola, Comunanza, Palmiano, Venarotta e Ascoli Piceno. Il percorso che parte da Ascoli Piceno ripercorre la via che San Francesco seguì nel 1215, unendo idealmente il santuario di Assisi con il sepolcro del protettore dei terremoti Sant’Emidio d’Ascoli.

Il Cammino dei Cappuccini infine è un cammino di 400 km che attraversa da nord a sud la dorsale interna delle Marche, muovendosi in un splendido e variegato percorso naturalistico, dove monti, colline e mare si fondono in un unico colpo d’occhio e dà ai camminatori l’occasione di scoprire i luoghi legati alla storia delle origini dei Cappuccini e alla loro attualità, potendo incontrare anche i Cappuccini di oggi e venendo accolti nei loro conventi. Il cammino ha il suo punto di partenza a Fossombrone (PU), il suo centro a Camerino (MC) – dove si trova il primo convento dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini – e il suo punto di arrivo al Santuario di San Serafino ad Ascoli Piceno.

La forza del cammino inteso come missione è anche quella che ha spinto il gesuita maceratese Padre Matteo Ricci nel XVI secolo a partire dalla terra natale fino in Cina, facendo di questo religioso un pellegrino del mondo, di cui è in corso la causa di beatificazione. A Padre Matteo Ricci è stato dedicato lo spazio a seguire quello dei Cammini religiosi e tra i partecipanti si sono aggiunti ai precedenti Simone Longhi, il notaio della causa di beatificazione; Paolo Sabbatini, direttore dell’Istituto italiano di cultura di Bruxelles; Giovanni Battista Song Xuyi, esperto di Padre Matteo Ricci, e Dario Grandoni, presidente della Fondazione Padre Matteo Ricci.

Nel corso della mattinata, un altro appuntamento è stato dedicato al territorio fermano, durante il quale sono stati illustrati progetti, programmi e strategie per un turismo esperienziale e per la destagionalizzazione, a cui hanno partecipato il presidente della Commissione consiliare Turismo, Andrea Putzu; la consigliera della Provincia di Fermo, Erika Acciarri; l’assessora del Comune di Fermo, Annalisa Cerretani; il sindaco di Porto San Giorgio, Valerio Vesprini. “Quella del fermano – ha detto Acciarri – è una realtà sicuramente frizzante ed in continuo movimento che necessita di una politica che costituisca il volano per giungere a sempre più alti obiettivi da perseguire lavorando tutti insieme”.  “In un tempo post pandemia con un conflitto in corso siamo tutti più sensibili e attenti alle emozioni – ha commentato Cerretani – Quelle che si vivono con dei tour nel verde delle nostre colline o nel blu del nostro mare, magari in sella ad una bici: a Fermo con il Gran premio di Capodarco o occasioni come la MilleMiglia e la Tirreno Adriatica. Altri due importanti progetti saranno: MetaVersoFermo e l’altro itinerari Fashion&Luxury”.

“I progetti che stiamo avviando – ha dichiarato il sindaco Vesprini – riguardano la valorizzazione della parte storica della città. Uno di questi è quello del light design che esalterà le bellezze dell’antico castello e che accompagnerà il visitatore in una passeggiata tra le mura storiche con effetti e luci per rendere l’esperienza più piacevole e coinvolgente. Altro turismo importantissimo è quello enogastronomico; abbiamo due ristoranti stellati che saranno domani ospiti dello stand della Regione Marche. Riprenderemo le fila della storia del brodetto sangiorgese, da sempre evento molto attrattivo”.

ALLA BIT SPORT E TURISMO BINOMIO VINCENTE

“La Regione Marche, credendo fortemente nel connubio fra sport e turismo, programma ogni anno azioni di sostegno agli eventi sportivi di importanza strategica che favoriscono la promozione turistica e rafforzano la capacità attrattiva della Regione, ponendo attenzione al coinvolgimento di tutte le discipline sportive ed alla promozione integrata dei territori ospitanti”.

E’ quanto ha affermato l’assessore regionale allo Sport, Chiara Biondi, oggi alla Bit, nello spazio dedicato al binomio “Sport e turismo”, a cui hanno partecipato anche Fabio Luna, presidente del CONI Marche e Luca Savoiardi, presidente del CIP Marche.

“Negli ultimi anni – ha continuato Biondi – è emerso in maniera evidente come gli eventi sportivi costituiscano una componente di notevole importanza nell’ambito dell’offerta turistica di un territorio. Per questa ragione vengono attivati interventi congiunti sport/turismo, per cogliere pienamente questa nuova opportunità di sviluppo territoriale, in grado di completare l’offerta turistica delle Marche nonché di attrarre investimenti, occupazione, risorse non soltanto di natura economica ma anche di tutela ambientale, favorendo la riqualificazione di importanti aree territoriali”.

La Regione, quindi, è impegnata a promuovere e finanziare eventi sportivi di rilevanza nazionale ed internazionale, da realizzarsi nella regione, che determinino ricadute sul territorio e incidano sulla immagine positiva delle Marche. Ciò nella consapevolezza che l’abbinamento Sport e Turismo è sempre più attuale e imprescindibile per valorizzare e far conoscere le risorse culturali, naturalistiche e paesaggistiche del territorio e per cogliere nuove possibilità di sviluppo e di rilancio dell’economia marchigiana.

“Un ulteriore aspetto da rafforzare ha poi affermato Biondi – è quello della continuità: quando si ospita un intervento internazionale, sarebbe importante creare le condizioni per continuare ad ospitarlo anche nelle successive edizioni, capitalizzando l’esperienza acquisita e la notorietà ricevuta dall’evento stesso ed enfatizzare il ruolo del marketing collegato allo sport. Tale disciplina è infatti ancora poco utilizzata per promuovere eventi e competizioni sportive, che potrebbero essere maggiormente seguite se accompagnate da campagne di marketing appropriate”.

“Le Marche – ha detto Fabio Luna – da sempre, sono terra di sport. Non solo perché la regione ha dato, e continua a dare, i natali a grandi campioni ma anche per la qualità dei suoi impianti e per la capacità organizzativa delle istituzioni e degli operatori sportivi locali. Senza dimenticare la vivacità del suo movimento sportivo di base, il livello più importante per raggiungere risultati di vertice, sia sui campi di gara sia nella dirigenza. Tutti aspetti che hanno reso le Marche, in più di un’occasione, protagoniste della scena sportiva internazionale, location ottimale per competizioni di altissimo livello. Un patrimonio costruito con lungimiranza ed impegno e che oggi rappresenta, dati alla mano, un valore anche in termini di turismo e sviluppo economico”.

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