Sulle spiagge di Pesaro appaiono in gran numero i “borsellini delle sirene”
Sulle spiagge di Pesaro appaiono in gran numero i “borsellini delle sirene”
di ROBERTO MALINI
PESARO – Il litorale di Pesaro sta vivendo una straordinaria “primavera del mare” anticipata, mostrando chiari segni di un risveglio della fauna ittica che sembra proliferare con grande vitalità sui suoi fondali sabbiosi.
Le mareggiate portano a riva le più evidenti testimonianze di tale risveglio e sulle le spiagge di Ponente, Levante e Baia Flaminia appaiono sulla sabbia bagnata i “borsellini delle sirene”, le singolari sacche di uova di razza e altri selaci, da cui, dopo qualche mese di gestazione, emergeranno i piccoli, ripopolando un mare sofferente a causa dell’inquinamento industriale e civile, delle trivellazioni e dell’invasione di plastiche e microplastiche. Il fenomeno rilevato sul lido pesarese è segnalato anche in altre località della costa adriatica.
I “borsellini” si presentano come sacche ovali scure munite di protuberanze a forma di corna alle estremità: un aspetto “alieno” che sorprende chi passeggia presso il bagnasciuga. Se qualche settimana fa si è rilevata una scarsità di “borsellini” rispetto a qualche stagione orsono, oggi il mare ci ha offerto una gradita sorpresa, con grappoli di uova di razza e le prime uova di gattuccio. Un’esplosione di vita che ci suggerisce di continuare la vigilanza su un ambiente marino particolarmente fragile, come ci ammoniscono i rapporti del WWF e le osservazioni del MedReAct e di EveryOne Group, l’organizzazione per i diritti umani e l’ambiente di cui sono co-fondatore. L’Unione europea dedica importanti energie alla conservazione della vita nel Mediterraneo, un mare chiuso i cui equilibri sono fragili come quelli di un lago.
Tuttavia, è l’impegno di tutti i cittadini, attraverso azioni civili e appelli alle istituzioni, che può accrescere l’attenzione verso la salute del nostro mare. È importante sottolineare, infine, come sia opportuno che coloro che si imbattona nei “borsellini delle sirene” non li rimuovano, perché uova ed embrioni sopravvivono diverse ore anche all’asciutto, in attesa che la risacca le riporti nel grembo del mare, dove nasceranno le piccole razze, i piccoli gattucci.
(La foto è di Fabio Patronelli)
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