Le stagioni del cuore a cura di Vincenzo Guarracino
Le stagioni del cuore a cura di Vincenzo Guarracino
di TIBERIO CRIVELLARO
Da anni si assiste a una meteorologia vendicativa attraverso stagioni che sembrano impazzite. Pazzo e arrogante è l’uomo della cupidigia, massacratore della natura. Un matricidio dove la colpa umana incosciente e annebbiata è preda del neoliberismo. Ma la poesia dei poeti denuncia questa ferina disumanità.
Negli ultimi decenni si celebra uno strano amore: quello degli ipermercati e degli smartphone, si continua ingenuamente a credere alle menzogne dei politici. La politica degli idioti, quella ladrona che pasteggia carne e sangue delle masse, poi digerite nei sordi erutti provenienti dal malaffare. Evviva la civiltà incivile spalmata per ogni dove tra guerre, piraterie, morti di fame e malattie!
Questo parrebbe il “tempo” ideale per introdurne un altro migliore attraverso l’Antologia “Il breviario del tempo – Le stagioni del cuore” (Di Felice Edizioni) curata da un attento Vincenzo Guarracino, maestro di questo mestiere anche nel riunire poeti su molteplici tematiche. “Da dove cominciare?”, si chiede Guarracino nel breve saggio introduttivo.
Da l’Edex tempus (“il tempo che tutto divora”, di ovidiana memoria) citando insieme, come esempio, “Lo zibaldone” del Leopardi a proposito di come il tempo influisca su clima e stagioni: “sul più e meno della vita o vitalità – sull’attività interna o esterna” di ciascuno e sul “più o meno dell’amor proprio e quindi sull’egoismo”. Nell’antologia, una ricca galleria di circa ottanta poeti “espongono” emozioni e sentimenti senza imbroglio alcuno a partire dalla Domanda intorno il “teatro” della vita, del mondo, non secondaria a quella dell’Io, “mistero” di ciascuna vita.
Un calendario delle stagioni e dei mesi; tra delicatezza e malinconia, le poesie degli “antologizzati” senza rischio di naufragio, esprimono sia i tormenti, ma anche lo stigma lucente della serenità per fedeltà di animo protesi verso lo spazio dell’ascolto proprio e di coloro che li leggeranno. Non mancano, tra i “viventi” gli esempi di lontana memoria, autori quali: Belluomini, il Pascoli, Carducci, Pavese con la sua Splendida “Estate”. Bellissima e intensa l’opera artistica in copertina del giovane Alfredo Guarracino, “Resilience”, visiva che incita a superare eventi traumatici e tanti altri mali come il Covid della malamorte drammatico virus che ha falcidiato per almeno otto stagioni, e di non lasciarsi sopraffare, senza alienare l’identità umana, per ora ancora “protetta” dalle arti. Perché la vita nasce e si rinnova; ha da “restaurarla” con fierezza e incontrare serenamente il fato di cui nulla sappiamo.
“Breviario del tempo…” è un’elegante antologia, ma anche potente tra le tante curate da Vincenzo Guarracino che ringrazia la poetessa Valeria di Felice, editrice del “bel tomo”, e ivi inclusa. Ecco dunque un condensato del tempo e dei tempi che contengono, avvolgono vita e vitalità, contro egoismi e maschere oltraggiose. The nomination ai poeti: Umberto Piersanti, Adelaide Ricci, Matilde Jonas, Dante Maffia, Raffaele Floris, Raffaella Massari, Francesca Farina, Margherita Alecci Scarpa, Angelo Poliziano, Elisabetta Pigliapoco, Daniela Pericone, Daniela Beolchi, Anna Leone, Mauro Macario. Annitta Di Mineo. Vale la pena investire venticinque denari, per desiderio intellettuale. Forse una pizza in meno non toglie nutrimento al corpo e all’anima direbbe, in questa “primaviera”…
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