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Martedì a Pesaro Monica Grasso conversa con Bonita Cleri sul tema “La sedia di Mazzini”

Martedì a Pesaro Monica Grasso conversa con Bonita Cleri sul tema “La sedia di Mazzini”

PESARO – Martedì 2 maggio, alle ore 17,30, nella sala convegni (g.c.) di palazzo Ciacchi, in via Cattaneo, 34, a Pesaro, nell’ambito della serie Pesaro Storie Monica Grasso conversa con Bonita Cleri sul tema “La sedia di Mazzini – Breve storia delle effigi celebrative di un patriota scomodo”.

Venerato da tanti, detestato da altrettanti e inviso alla monarchia, anche dopo la morte Giuseppe Mazzini rimase un patriota “scomodo”. Lo prova la storia stessa del monumento più importante che gli fu dedicato, quello eretto a Roma sull’Aventino e affidato allo scultore di fede massonica Ettore Ferrari, già autore del discusso monumento a Giordano Bruno in Campo de’ Fiori.

Proposto e sostenuto da Francesco Crispi fin dal 1890 e affidato nel 1902 al Ferrari, la prima pietra del monumento venne posta solo nel 1922 ma l’esecuzione fu poi bloccata fino al secondo Dopoguerra e venne infine inaugurato il 2 giugno 1949 nell’anniversario della Repubblica romana, più di settant’anni dopo la morte di Mazzini e vent’anni anni dopo quella dello scultore: non a caso, dopo la fine della monarchia e la proclamazione della Repubblica italiana.

La storia di questo monumento, l’analisi delle sue figurazioni allegoriche, le scelte iconografiche che caratterizzano anche altri monumenti a Mazzini, come quello di Giulio Monteverde a Buenos Aires, aiutano a focalizzare il modo in cui questo grande patriota e intellettuale venne percepito dagli artisti, molti dei quali avevano aderito ai suoi ideali.

Monica Grasso si è laureata alla Sapienza di Roma e specializzata in Storia dell’Arte medievale e moderna all’Università di Urbino, dove insegna attualmente Iconografia e Iconologia. Ha pubblicato studi di taglio iconografico in particolare su Piero della Francesca, Timoteo Viti, Giorgio Vasari, Tiziano Vecellio, Federico Barocci. Tra i suoi interessi anche la scultura italiana del Novecento per la quale ha collaborato con il Dizionario biografico degli italiani. Ha tra l’altro pubblicato: Seguendo Tiziano. Viaggio nel Rinascimento sulle orme di un grande maestro (2014), Le arti sorelle. Dialogo tra immagini, parole e musica (2015), Il corpo scolpito. Percorsi tra statue antiche e moderne (2018) e, in collaborazione con Paolo Carloni, L’uno e l’altro volto. Michelangelo, Vittoria Colonna e l’iconografia della Vergine nel Giudizio Sistino (2016).

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

 

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