Le Marche tre volte sul podio ai campionati assoluti di atletica
Le Marche tre volte sul podio ai campionati assoluti di atletica
Nella rassegna tricolore al PalaCasali di Ancona, terzo posto di Eleonora Vandi (800), Lorenzo Del Gatto (peso) e Alessandro Moscardi (400)
ANCONA – Tre medaglie di bronzo per gli atleti delle Marche ad Ancona in una spettacolare edizione dei Campionati italiani assoluti indoor al PalaCasali. Negli 800 metri è di nuovo protagonista Eleonora Vandi che conquista il terzo posto. La mezzofondista pesarese dell’Atletica Avis Macerata, con il tempo di 2’04”51, riesce a tornare sul podio tricolore. Stesso piazzamento di Lorenzo Del Gatto nel peso: il lanciatore montegiorgese, in gara per i Carabinieri, sfiora i diciannove metri con 18.97 e ripete la terza piazza dell’anno scorso all’aperto. Tra i migliori d’Italia nei 400 metri c’è l’anconetano Alessandro Moscardi (Atl. Firenze Marathon), terzo al traguardo, che si migliora in 47”15 realizzando un altro record personale in questo splendido avvio di stagione. Nell’alto quarta la sambenedettese Enrica Cipolloni (Fiamme Oro) con 1.84 a due centimetri dal personale firmando la sua miglior misura degli ultimi tre anni. Settimo posto complessivo negli 800 per Federico Vitali (Atl. Avis Macerata, 1’52”24), invece nei 60 metri Alice Pagliarini si guadagna il pass per la finale e poi la fanese delle Fiamme Gialle, pluricampionessa italiana giovanile, chiude ottava in 7”44 dopo aver corso la batteria in 7”42. È un’esperienza importante tra i big anche per Mattia De Angelis (Asa Ascoli Piceno), nono nel triplo con 14.72. Due staffette in pista nella 4×400 con il decimo posto della Sef Stamura Ancona, 3’56”63 per Benedetta Boriani, Virginia Bancolini, Sara Santinelli e Sofia Scorcelletti, e l’undicesimo del Team Atletica Marche con Alice Frontalini, Greta Luchetti, Valentina Natalucci, Alessandra Rivellini in 4’04”35. Nell’alto undicesima Laura Giannelli (Asa Ascoli Piceno, 1.70), nei 60 metri out in batteria l’ascolana Ilenia Angelini (Esercito, 7”58) e Fabio Yebarth (Sport Atl. Fermo, 6”94).
Il 17,60 di Diaz nel triplo, il 21,69 di Weir nel peso, i successi nei 60 di Dosso (7.06) e di Ali (6.57), il record U20 dell’alto di Aurora Vicini (1,92). Sono alcuni dei flash di un altro ricco pomeriggio di atletica ad Ancona per la seconda giornata degli Assoluti indoor. Inarrestabile in pedana il triplista Andy Diaz (Fiamme Gialle), a un solo centimetro dalla sua migliore prestazione mondiale 2024, con Emmanuel Ihemeje (Aeronautica) che supera per la prima volta i diciassette in stagione (17,03). Nel peso va al campione europeo indoor Zane Weir (Fiamme Gialle) il duello con l’argento mondiale Leonardo Fabbri (Aeronautica) oggi secondo con 21,07. Lo sprint non delude le aspettative: Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) si impone con un crono mai visto ai Campionati italiani, a soli quattro centesimi dal suo record italiano; Chituru Ali (Fiamme Gialle) scende a 6.57, si migliora di quattro centesimi e si assicura lo standard per i Mondiali indoor di Glasgow (1-3 marzo). La novità è Aurora Vicini (Cus Parma), diciotto anni, capace nell’alto di superare di un centimetro il primato italiano U20 indoor di Alessia Trost che resisteva dal 2012 (1,91). Federico Riva (Fiamme Gialle) completa la doppietta tricolore nel mezzofondo: titolo nei 3000 metri (7:57.89) dopo quello dei 1500 di sabato. Notevoli i 3000 femminili con Ludovica Cavalli (Aeronautica) allo stagionale di 8:47.76, Federica Del Buono (Carabinieri) al personale di 8:48.93, Marta Zenoni (Luiss) scesa a 8:50.31. Le premiazioni di squadra: Fiamme Gialle al maschile (111 punti) e Atletica Brescia 1950 (70 punti) al successo nei Campionati di Società Assoluti, l’Atletica Studentesca Rieti Andrea Milardi tra gli uomini (188) e la Bracco Atletica tra le donne (192) in trionfo nella classifica combinata che tiene insieme i risultati dei tre weekend tricolori di Ancona (Juniores e Promesse, Allievi e Assoluti).
TRIPLO – Tre salti oltre i diciassette metri e trenta: 17,32 al primo, 17,48 al secondo, 17,60 al sesto. Andy Diaz plana su Ancona con una serie-monstre a un solo centimetro dal 17,61 di Torun che al momento rimane intaccato in vetta alle liste mondiali stagionali. Un dato: nelle tre gare del 2024 non ha mai concluso con meno di 17,46. Come noto, l’appuntamento con la maglia azzurra è fissato al 1° agosto per il saltatore che oggi debuttava con la divisa delle Fiamme Gialle. Carbura anche il due volte finalista mondiale Emmanuel Ihemeje (Aeronautica) che piazza subito il 17,03 del secondo posto. E si gode la soddisfazione della terza piazza Enrico Montanari (La Fratellanza 1874 Modena) con il personale di 16,33.
60 – Per Zaynab Dosso è una conferma, per Chituru Ali è un ritorno in grande stile. La donna più veloce d’Italia, maglia Fiamme Azzurre, prosegue la propria magica stagione con il 7.06 del PalaCasali in finale dopo il 7.12 della batteria. C’è molto più che ‘luce’ tra lei e tutte le altre: Gloria Hooper è seconda in 7.31 e la sorpresa è il terzo posto di Carlotta Fedriga (Edera Atl. Forlì) bravissima a portare il personale di 7.33, un centesimo meglio della staffettista azzurra Anna Bongiorni (Carabinieri) quarta in 7.34. Tra gli uomini, dove l’incertezza era maggiore – a dirla tutta anche dopo le batterie – Chituru Ali si prende il titolo di potenza: lo sprinter delle Fiamme Gialle con 6.57 scappa via al campione d’Europa Samuele Ceccarelli (Fiamme Oro) che non va oltre un 6.66. Di ‘bronzo’ Marco Ricci (Esercito) con 6.69. Ali fattura un progresso di quattro centesimi, tanto da afferrare lo standard d’iscrizione per i Mondiali indoor di Glasgow, ottima notizia per chi lo scorso anno ha dovuto rinunciare all’intera stagione per infortunio.
PESO – Da due campioni così ci si può attendere qualsiasi cosa. Ci hanno abituato talmente bene che un 21,69 sembra quasi un risultato ‘normale’, ed è bene ribadirlo: normale non è. Stavolta fa meglio il campione europeo indoor Zane Weir (Fiamme Gialle), con il 21,69 iniziale e altri due lanci da 21,45 e 21,08. Meno brillante l’argento mondiale Leonardo Fabbri (Aeronautica) che trova una sola spallata oltre i ventuno metri (21,07) otto giorni dopo il sensazionale 22,37 di Liévin. Ma i conti si faranno a Glasgow, Mondiali indoor, inizio marzo. Terzo Lorenzo Del Gatto (Carabinieri) con 18,97.
VICINI SUPERA TROST DOPO 12 ANNI – Faccia sbalordita e qualche secondo di impaccio quando le si fa notare che il suo 1,92 è il minimo per gli Europei di Roma. Parla Aurora Vicini (Cus Parma), diciannove anni ancora da compiere, nuova primatista italiana U20 indoor del salto in alto, un centimetro meglio di Alessia Trost nel 2012: “Oddio, non avevo realizzato. Devo metabolizzare il tutto – le parole della saltatrice allenata da Renato Conte – Dopo aver visto tutti questi risultati al PalaCasali, mi sono detta di voler fare qualcosa anche io. Inaspettato, ma volevo lasciare un segno. Mi sono svegliata stamattina e non avevo idea delle sensazioni, ero carica, a livello fisico stavo bene ma sapevo che basta un dettaglio per sbagliare un salto. Mi sono detta ‘Ci provo, ho tutti vicini’. Ed eccoci qui”. 1,88 alla prima per pareggiare il personale dello scorso anno, 1,90 e 1,92 alla seconda per diventare la sesta italiana assoluta di sempre nelle indoor. Vince il duello con Idea Pieroni (Carabinieri, 1,86), terza Asia Tavernini (Us Quercia Dao Conad) con 1,84.
3000: CAVALLI E RIVA – Tra le donne, è uno tsunami per le liste alltime dei 3000. Al netto di una motivatissima Ludovica Cavalli (Aeronautica) che era già la seconda di sempre, e che tirando tutta la gara chiude in 8:47.76, diventa la quarta di ogni epoca Federica Del Buono (Carabinieri) con 8:48.93, la quinta Marta Zenoni (Luiss) con 8:50.31, la decima Elisa Palmero (Esercito) con 8:55.32. Al maschile, è un affare a due tra Federico Riva (Fiamme Gialle) e Pietro Arese (Fiamme Gialle) e il copione si rivela lo stesso di ieri nei 1500: il cambio secco di Riva (PB 7:57.89) nell’ultimo giro lascia sul posto il primatista italiano Arese (7:58.92). L’intero podio è la fotocopia del sabato, considerato anche il bis in terza posizione per Giuseppe Gravante (Calcestruzzi Corradini Excelsior) con 8:05.48.
400: SCOTTI E FOLORUNSO – È un dominio di Edoardo Scotti (Carabinieri) nei 400 metri. Per l’azzurro, più a suo agio nel giro di pista all’aperto, non è mai in discussione la conquista del primo titolo assoluto indoor: in vantaggio già alla corda, prosegue sempre in spinta, per chiudere in 46.57 davanti a Riccardo Meli (Fiamme Gialle) secondo con 46.96. Il personale indoor di 47.15 spinge Alessandro Moscardi (Atl. Firenze Marathon) al terzo posto tricolore, escludendo dalla ‘zona medaglie’ gli staffettisti azzurri Vladimir Aceti (Fiamme Gialle, 47.36) e Lorenzo Benati (Fiamme Azzurre, 47.85). È lotta a due al femminile: Rebecca Borga (Fiamme Gialle) tenta l’assalto in corsia esterna, nella curva finale, ma Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) resiste e si tiene stretta la maglia tricolore: 53.20 per la primatista italiana dei 400hs, 53.37 per Borga, terza Alessandra Bonora (Fiamme Gialle) con 53.81.
800: COIRO E PERNICI – Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre) non lascia scampo alle avversarie degli 800 metri: l’andatura la fa Elena Bellò (Fiamme Azzurre), al comando per settecento metri, poi nella curva conclusiva la romana è chirurgica, mette la freccia e si assicura il quarto sigillo di fila tra Assoluti outdoor e indoor. Il tempo: 2:03.12. Bellò si accomoda al secondo posto in 2:03.90, terza Eleonora Vandi (Atl. Avis Macerata) con 2:04.51. Al maschile, nel giorno del ventunesimo compleanno, festeggia Francesco Pernici (Fiamme Gialle) al termine della sua classica gara da front-runner e di personalità pura: PB indoor con 1:49.15. In rimonta Tommaso Maniscalco (Studentesca Milardi Rieti) acciuffa la seconda piazza con 1:49.70 ai danni di Francesco Conti (Atl. Imola Sacmi Avis) terzo in 1:49.89.
IN PEDANA: BERTELLI 5,50 – Il titolo dell’asta è di Simone Bertelli (Fiamme Gialle), campione europeo U20 in carica. Il diciannovenne salta 5,50 e prova per tre volte 5,63, misura che avrebbe superato la migliore prestazione italiana U23 di Giuseppe Gibilisco: niente da fare, per ora. Podio anche per Ivan De Angelis (Fiamme Gialle, 5,30) e Federico Bonanni (Studentesca Milardi Rieti, 5,20). Nel triplo, 13,42 vincente per Veronica Zanon (Fiamme Oro), nella gara in cui va segnalata la rinuncia dell’argento europeo indoor Dariya Derkach (Aeronautica). Sugli altri gradini salgono Deborah Tripodi (Atl. Brescia 1950) seconda con il personale di 12,94 e Corinne Challancin (Atl. Firenze Marathon) terza con 12,91. Nel peso femminile a segno Anna Musci (Alteratletica Locorotondo) con 15,10 sulla junior Giada Cabai (Atl. Malignani Libertas) al personale di 15,08, terza Sara Verteramo (Battaglio Cus Torino, 15,03).
EPTATHLON – L’episodio-chiave nell’eptathlon è sulla quarta barriera della prova dei 60hs: il favoritissimo Lorenzo Naidon (Fiamme Gialle) si infortuna ed è costretto al ritiro. Si riapre tutto. Michele Brini (Atl. Imola Sacmi Avis) con 8.37 primeggia negli ostacoli, Lorenzo Modugno (Polisportiva Triveneto Trieste) si aggiudica l’asta con 5,00 e poi chiude i giochi nei 1000 metri con 2:39.55. Modugno campione italiano con 5413 punti davanti a Brini (5277) e a Simon Zandarco (Lana Raika) al personale con 5210.
STAFFETTE – Cus Pro Patria Milano al titolo italiano della 4×2 giri con Luca Sito, Edoardo Franzi, Giorgio Isacco, Andrea Panassidi (3:16.29), davanti a Pro Sesto Atletica Cernusco (3:16.82) e Assindustria Sport (3:18.22). Tra le donne esulta l’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter, merito di Greta Vuolo, Valentina Vaccari, Grace Volonterio ed Elisa Valensin (3:43.91): superata La Fratellanza Modena 1874 (3:44.16) e il Cus Pro Patria Milano (3:44.32).
RISULTATI: https://www.fidal.it/risultati/2024/COD11509/Index.htm
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