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Nell’avvincente noir di Dron Mishani emergono le profonde contraddizioni in Israele

Nell’avvincente noir di Dron Mishani emergono le profonde contraddizioni in Israele

di TIBERIO CRIVELLARO

Chi se l’immaginava, dati i tempi, che pure in Israele ci fosse un autore noto per i suoi gialli-noir? Noir e tanto sangue se leggiamo i giornali e vediamo i Tg, da quasi un anno, massacri di donne, vecchie e bambini comandati da Netanyhau, dopo la strage ai kibbutz ebraici di frontiera. Intanto la cifra dei morti a Gaza ha superato le 41.000 “unità”. Tornando al tema di cui sopra, pare che lo scrittore israeliano Dron Mishani, di Holon (distretto di Tel Aviv) stia avendo successo sia in Europa che negli States con la serie dell’Ispettore Avraham Avraham, un vero segugio che risolve i più complicati casi di omicidi e di tutta la camurrìa del genere. In “Fede” (E/O Edizioni), il giallo ha  risvolti assai pericolosi. l’Ispettore attento ai dettagli (diversamente dai colleghi che li trascurano), conduce in modo pacato le sue indagini, senza drammatici colpi di scena: alla Maigret (si direbbe), fornendo attraverso il libro, una certa conoscenza della poco conosciuta società israeliana; delle sue usanze, le particolarità del sociale spesso piene di contraddizioni, tra una politica oppressiva nei confronti dei palestinesi e i modi violenti di occupazione, fino alla Cisgiordania, dei coloni a partire dal 1947. La sinossi del racconto:  scompare un misterioso turista (svizzero?) uscito da un albergo “maltenuto” del distretto di Aylon senza pagare il conto. E il caso di una neonata prematura abbandonata da una misteriosa donna in un bar. Il nome del turista pare essere un agente del Mossad, ma presumibilmente anche a un corriere della droga (?). É un francese, invece, di Parigi. Lo si capisce attraverso l’interrogatorio della figlia Annette. Ma Avraham, affiancato dall’aiutante Esty Vahaba, con i suoi “briefing” (che si occupa nel frattempo dell’abbandono della neonata), non pare convinto, sin dalle prime indagini, di due casi che apparentemente sembrano non abbiano nulla in comune. Al contrario, sorprendentemente, c’è un legame. Qualcosa in comune da non immaginarselo, c’è. Occhio Ispettore ai turisti “portoghesi” e alla donne che abbandonano le neonate. Pare una curiosa per-versione del decantato motto dell’attuale Governo italiota: “Dio, Patria e Famiglia”. Alè!

DRON MISHANI

FEDE

E/O Edizioni

 

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